Giorgio Biferali, Sono quasi pronto

Uscire dall'adolescenza

Diventare padre, assistere al declino dei propri genitori: il romanzo di Giorgio Biferali, Sono quasi pronto (Ponte alle grazie) si sviluppa intorno a queste prospettive che segnano la fine della giovinezza del protagonista, il suo temuto ingresso nell’età adulta. Biferali racconta di uno scrittore e insegnante dal momento in cui la sua compagna scopre di essere incinta, a quando decidono di dirlo agli altri, dalle visite ginecologiche al parto, e insieme il ricovero della madre, la paura per la sua salute, i falsi allarmi, lo smarrimento del padre; parla del sé stesso ragazzo che deve lasciare andare; analizza il proprio rapporto con la lettura e la scrittura, che sono il filtro attraverso cui guarda al mondo. Un romanzo sulla fatica che si fa a diventare responsabili delle sorti di altri, che siano i propri figli o i genitori invecchiati, sulla nostalgia di una spensieratezza che forse esiste solo nella rielaborazione mentale che facciamo del passato.

 Quella mattina che correvo sul lungotevere in mezzo alla luce bianca, che poi rallentavo per colpa del traffico, che guardavo i vigili ribellarsi ai semafori facendo segno di procedere col rosso, sotto ai pochi sprazzi di luce che passavano attraverso i platani, pensavo solamente che se c'erano un sacco di cose a cui ero pronto, o quasi, come la paternità, una pandemia, l'emergenza climatica, a un mondo in cui mia madre non c’era io non sarei stato mai pronto, che tutti quei libri che avevo letto alla fine mi avevano portato lì, dentro la mia piccola macchina, mentre fuori c’era la fine del mondo, e se i libri non servivano anche a questo, a proteggerti, a prepararti a tutto quello che succedeva nel mondo di fuori, allora non servivano a nulla.


Giorgio Biferali (Roma, 1988) ha pubblicato i romanzi L’amore a vent’anni (Tunué, 2018) e Il romanzo dell’anno (La Nave di Teseo, 2019). Ha scritto anche A Roma con Nanni Moretti (con Paolo di Paolo, Bompiani, 2016), il racconto illustrato per ragazzi Lo scoiattolo della penna (La Nuova Frontiera, 2017) e la Guida tascabile per maniaci delle serie tv (Clichy, 2020). È docente presso l’Accademia di scrittura creativa Molly Bloom e collabora con diversi quotidiani e riviste culturali, su cui si occupa principalmente di cultura pop.