Sante Bandirali, Papiro

Il bambino che divorava i libri

Intellettuali famosi, sempre in tv o impegnati in convegni, Sofia Savi e Brando Cerberoni a un certo punto della loro vita di coppia decidono di fare un figlio. Sarà il loro capolavoro e si chiamerà Pergamena se femmina, Papiro se maschio. Partorito mentre la madre ascolta Mozart in cuffia, Papiro è sveglio e collaborativo, non dà fastidio agli esimi genitori che se lo portano appresso a turno nei loro impegni e in casa lo fanno vivere circondato da pile di libri. Finché un giorno si accorgono che Papiro, sanissimo e partecipe di quello che accade intorno a lui, non parla. Ma la stranezza di Papiro non finisce qui: divora i libri e ne ripete il contenuto, mostrando ottimi gusti letterari. Nell'esordio narrativo di Sante Bandirali, Papiro, edito da Marcos y Marcos, il ritratto satirico di una società in cui ci si aspettano cose straordinarie dai bambini e nello stesso tempo non si ha tempo per stare con loro, in cui tutti sono specialisti di qualcosa ma si è perso l'ascolto dell'altro.

Per Sofia e Brando, rispetto a quando credevano che Papiro fosse muto, almeno un progresso c’era stato: la scoperta della causa dell’anomalia. Non potevano chiamarla diagnosi, perché dopo infinite ricerche avevano dovuto rassegnarsi al fatto che fosse il primo e unico caso di afasia papirofagica della storia.

Sante Bandirali è cofondatore e direttore editoriale della casa editrice uovonero e dell’Officina Babùk. Ha tradotto una quarantina di romanzi, fra cui Il mistero del London Eye, premio Andersen 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Strega Ragazze e Ragazzi per la traduzione. Ha pubblicato la raccolta di racconti “EAN13 e altri disastri” (Uroboros 2012) e alcuni albi illustrati. Il suo lavoro più recente è l’albo Per mano (uovonero 2023, illustrazioni di Gloria Tundo). Papiro è il suo primo romanzo.