Tea Ranno, Avevo un fuoco dentro

Storia di un dolore che non si può dire

In Avevo un fuoco dentro, Storia di un dolore che non si può dire (Mondadori) Tea Ranno racconta la malattia che le ha funestato l’esistenza sin da ragazza, l’endometriosi, ma racconta anche la propria aspirazione a diventare una scrittrice, soffocata per assicurarsi un futuro lavorativo sicuro. Quindi sono due i fuochi che le bruciano dentro e se il primo rischia di ucciderla, il secondo diventerà, dopo un percorso lungo e tortuoso. una strada ricca di soddisfazioni. Sono due i tempi di questo memoir: c’è l’io narrante che a gennaio del 2009 si ritrova in un ospedale di Siracusa, dove i medici le salvano la vita attraverso un’operazione lunga e complicata, e ci sono i ricordi di un'adolescenza alle prese con spaventosi dolori mestruali che vengono puntalmente sottovalutati dai medici. Tea è una brava bambina, è la figlia della maestra, cerca di compiacere tutti e di non dare fastidio, legge tanto, scrive versi, riversa sul diario le cronache delle proprie sofferenze fisiche. Poi arriva il giorno in cui, da adulta, dopo aver penato per avere le proprie figlie e dopo aver rischiato di morire, decide che deve scrivere dell'endometriosi, lo deve a tutte le donne che stanno male e che non sono credute e non sono curate. 

La malattia è viva dentro di me. Fedele. La più fedele di tutti i compagni della vita mai. Io però sono viva per davvero, in carne, ossa e sangue, sentimenti. Lei è solo un fantasma. Anzi una distesa di magma su cui presto – spero – fioriranno ginestre.

Tea Ranno è nata a Melilli, in provincia di Siracusa, nel 1963. Dal 1995 vive a Roma. È laureata in giurisprudenza e si occupa di diritto e letteratura. Ha esordito con Cenere, uscito per e/o nel 2006, finalista ai premi Calvino e Berto e vincitore del premio Chianti. Successivamente ha pubblicato i romanzi In una lingua che non so più dire (e/o, 2007), La sposa vermiglia (Mondadori, 2012), vincitore del premio Rea, Viola Fòscari (Mondadori, 2014), Sentimi (Frassinelli, 2018), L’amurusanza (Mondadori, 2019), Terramarina (Mondadori, 2020, premio Città di Erice) e Gioia mia (Mondadori, 2022).