Alberto Rollo, Billy il cane
Dopo la scomparsa
Quando si sente vicino alla morte, Billy abbandona i suoi tutori e si perde in campagna. Loro lo cercano per giorni disperatamente, ma sanno che devono rispettare la sua volontà, che Billy è così, un cane fedele alla propria ferinità, e non merita di finire nello studio asettico di un veterinario. In Billy il cane, pubblicato da Ponte alle Grazie, Alberto Rollo dà voce all’animale che per quindici anni ha condiviso le sue passeggiate, i suoi viaggi, i suoi momenti felici, le sue arrabbiature, persino la sua passione per la letteratura (attraverso i volumi presi a morsi). Nel libro si alternano la voce di Billy e quella di Rollo: da una parte il racconto di “un balzano terzetto di umani” visti da ci ha convissuto (instaurando un rapporto diverso con ciascuno di loro), dall’altro il punto di vista del tutore maschio, che con quel cane ha sperimentato un’invicibile intesa. Un libro asciutto e commovente, che riesce a essere insieme molto letterario e molto autentico.
Alberto Rollo nato a Milano, è scrittore, critico, traduttore. Operatore culturale, grande appassionato di musica, è traduttore, fra gli altri, di Jonathan Coe, Steven Millhauser, Truman Capote, Henry James. Ha pubblicato Un’educazione milanese (2016, finalista al Premio Strega 2017), L’ultimo turno di guardia (2021, Premio internazionale L’Aquila, Terna finalisti Premio Napoli), Il miglior tempo (2021), Il grande cielo (2022).Che cosa può fare l’attenzione di un cane? Ne hanno sempre goduto, eppure è rimasta sempre misteriosa.