Alberto Vignati, Hedonia

All'inferno con un social media

In Hedonia (Mondadori), Alberto Vignati racconta la traumatica esperienza di Nora, una siciliana quasi trentenne, che a Milano accetta una supplenza di sei mesi in un liceo paritario del centro. Sin dal primo giorno nella terza B, Nora si accorge che c’è qualcosa che non va in quella classe: è divisa in due e una metà dimostra una compattezza sospetta, più da setta che da comunità scolastica. Al centro del romanzo c’è la scomparsa di una ragazza della terza B, Cloe; Nora scopre che, come i suoi amici, la sedicenne usava l’app Hedonia, attraverso la quale ingaggiava sfide con gli altri basate su un crescendo di riprese pornografiche e atti vandalici. Mentre Nora cerca Cloe, senza fidarsi del video in cui lei afferma di essersi allontanata volontariamente da casa, le ritornano alla mente immagini di Valeria, una sua compagna di classe che aveva molto sofferto per la sua impopolaritàa. Un thriller che tiene il lettore incollato fino all’ultima pagina per scoprire che fine ha fatto Chloe e insieme una profonda riflessione sul mondo dei social media ispirata ai saggi di René Girard sul capro espiatorio e sui desideri mimetici.

I social media sono così popolari perché sfruttano una verità umana. Gli esseri umani non sono liberi di desiderare quello che vogliono: desiderano solo quello che il proprio vicino desidera. Imitano un modello. E prima o poi gli altri che vogliamo imitare diventano ostacoli tra noi e la realizzazione dei nostri desideri. Perché, se ciò che desideriamo ce l’hanno loro, non possiamo averlo noi. E quindi da modelli diventano un impedimento da eliminare. L’invidia è il vero motore del mondo.

Alberto Vignati è nato a Milano nel 1991. Dopo aver studiato Writing for Screen and Television, alla University of Southern California di Los Angeles, è rientrato in Italia, a Roma, dove vive e lavora come sceneggiatore e producer,