Come le lucciole di Francesca Pongiluppi vince LetteraFutura
IV edizione
Loredana Lipperini, Presidente della giuria:
La vincitrice del concorso vedrà l’opera pubblicata dalla casa editrice Solferino entro aprile 2025, dopo la firma di un contratto di edizione e a seguito di un processo di editing e publishing in cui l’autrice sarà affiancata da differenti professionalità della casa editrice che la accompagneranno fino alla promozione dell’opera stessa con un ufficio stampa dedicato. Il lancio editoriale del romanzo sarà completato dall’organizzazione di un tour promozionale organizzato e curato da inQuiete Festival. L’autrice sarà protagonista con il suo libro partecipando a 8 tappe di presentazione dell’opera sul territorio nazionale.Un romanzo dall’architettura raffinato che intreccia in modo sapiente due dimensioni distanti nello spazio e nel tempo, muovendosi abilmente tra due piani narrativi. Da una parte la Genova del 2001, quella del G8 e di chi voleva cambiare il mondo, dall’altra l’Africa Coloniale Italiana, quella dello sfruttamento economico, dell’oppressione politica, dell’uso della violenza contro la popolazione locale. Grazie a questa alternanza di situazioni in apparenza diversissime, in realtà collegate da temi fondamentali in ogni tempo, l’autrice spalanca davanti a chi legge una riflessione sul sistema-mondo, sul portato contemporaneo di un immaginario coloniale mai definitivamente archiviato, sulle dinamiche economiche responsabili dello sfruttamento. Un romanzo politico, dunque ma anche un romanzo di formazione in cui la protagonista Sonia cerca nuovi modi di stare e abitare il mondo, si interroga sulla propria identità e, scavando nelle proprie memorie familiari, scopre e insegue nelle pieghe del recente passato la figura di Jolanda, indimenticabile personaggia. Pongiluppi tesse così un intreccio mirabile tra memoria, attualità e possibili futuri, e lo fa senza retorica, attraverso una storia di alleanze tra donne che hanno sempre abitato il margine. Un romanzo che, attraverso temporalità sincroniche e molteplici, ci parla in realtà dell’Italia di oggi, della sua memoria corta, di quanto le donne, tra i fragili, paghino sempre un prezzo più alto in ogni sistema di controllo, occupazione e sfruttamento.
La Giuria di LetteraFutura ha riservato una menzione speciale anche a Federica Di Marco per l’inedito Lontano dal mare, per la capacità di narrare la profonda connessione e la sorellanza tra due donne non più giovani e di raccontare con un tocco narrativo delicato ma potente, senza superficialità, uno dei troppi femminicidi che insanguinano la quotidianità di tutte, con una voce tenera e cruda insieme. Gli altri titoli della cinquina finalista della quarta edizione di LetteraFutura sono: Francesca Cavallone, La figlia conforme - Renata De Rosa, Fuori servizio - Elisa Fontana, La pelliccia.
LetteraFutura è un concorso letterario nazionale riservato alle scrittrici esordienti e volto a facilitare l’accesso delle donne nel panorama editoriale italiano. LetteraFutura è ideata dall’associazione Mia, organizzatrice del Festival inQuiete, in partenariato con la casa editrice Solferino. LetteraFutura è un progetto di cura, un processo di costruzione di comunità, uno sguardo proiettato alle parole che verranno ed è realizzato in collaborazione con BPER Banca. L’obiettivo è quello di accompagnare nel mondo editoriale scrittrici esordienti, aiutandole a trovare la strada della pubblicazione, nella speranza di costruire nel tempo da un lato un percorso più agevole e inclusivo, dall’altro un panorama che racconti il punto di vista di una collettività. Un progetto che punta dunque anche alla promozione e alla professionalizzazione, come dichiara Serena Morgagni, Responsabile Direzione Communication di BPER Banca “Sapere di aver contribuito ancora una volta alla realizzazione di un progetto letterario e di aver dato voce a una scrittrice esordiente, che grazie a LetteraFutura potrà pubblicare e promuovere la propria opera, è per noi motivo di grande orgoglio.
BPER infatti sostiene LetteraFutura dalla sua prima edizione, a testimonianza di un impegno concreto e sempre crescente nei confronti della cultura, della parità di genere e della valorizzazione dei talenti delle donne”.
La giuria del premio è formata da 12 personalità del mondo culturale e letterario italiano e presieduta da Loredana Lipperini. La giuria è composta da Silvia Calderoni, Teresa Ciabatti, Paolo Fallai, Mackda Ghebremariam Tesfau, Djarah Kan, Francesca Mancini, Elvira Mujčić, Silvia Neonato, Barbara Piccolo, Alessandra Pigliaru, Michela Proietti, Barbara Stefanelli.
Il Festival inQuiete è curato da Barbara Kenny, Francesca Mancini, Barbara Piccolo e Maddalena Vianello.