Marco Vitale, La strada di Morandi
Poesie
S'intitola La strada di Morandi, la nuova raccolta poetica di Marco Vitale, pubblicata da Passigli con prefazione di Gabriella Palli Baroni. In questo video l'autore legge tre testi dalla raccolta, spiegando per ognuno di loro l'origine del testo: la strada polverosa che era cara a Giorgio Morandi e che poi fu asfaltata con grande rammarico del pittore che amava il suo bianco; una domenica pomeriggio sul fiume in compagnia degli amici Dario Bellezza, Enrico Panunzio e un gatto fluviale; l'incontro con una signora che la mattina presto su una panchina faceva le parole crociate e che a un certo punto è scomparsa come l'edicola accanto alla quale si sedeva. Un libro sull'amicizia, sul tempo passato, sugli autori amati, sullo stupore quotidiano improntato a una malinconica elegia.
Marco Vitale (Napoli, 1958) vive a Milano. La sua poesia è raccolta nel volume “Gli anni” (Aragno, 2018) e comprende i seguenti libri: “Monte Cavo” (Giano, 1993), “L’invocazione del cammello” (Amadeus, 1998), “Il sonno del maggiore” (Il Bulino, 2003; poi in "Bona Vox", Jaca Book, 2010), “Canone semplice” (Jaca Book, 2007), “Diversorium” (Il Labirinto, 2016). È inoltre autore di racconti, della monografia “Parigi nell’occhio di Maigret” (Unicopli, 2000, nuova ed. 2013) e curatore del libro intervista a Evaldo Violo “Ah, la vecchia Bur! Storie di libri e di editori” (Unicopli, 2011). Tra le sue traduzioni, le “Lettere portoghesi” (Bur, 1995), “Gaspard de la Nuit” di Aloysius Bertrand (Bur, 2001), “Stanze della notte e del desiderio” di Jean-Yves Masson (Jaca Book, 2008), “Miseria della Cabilia” di Albert Camus (Aragno, 2011), “Vita e opinioni filosofiche di un gatto” di Hippolyte Taine (Il ragazzo innocuo, 2019). La sua attività di poeta e critico è spesso in dialogo con le arti figurative. Ha promosso incontri, edizioni e dialoghi tra poeti e artisti che hanno visto la realizzazione di pubblicazioni e letture in importanti istituzioni museali. È tra i poeti che hanno ridato vita alle Edizioni Il Labirinto, fondate da Gianfranco Palmery.
Forse tra i libri, tra i romanzi
che s'aprono a un incerto
dopoguerra rimani
ancora un poco. E non è tutta
ingiallita la carta, le parole
che premono in un varco
fervoroso di anni, qui
sta certo il bene, un bene
così fragile un lume
che pur dura trovandoti
e immaginandoti
pagina dopo pagina.
Marco Vitale (Napoli, 1958) vive a Milano. La sua poesia è raccolta nel volume “Gli anni” (Aragno, 2018) e comprende i seguenti libri: “Monte Cavo” (Giano, 1993), “L’invocazione del cammello” (Amadeus, 1998), “Il sonno del maggiore” (Il Bulino, 2003; poi in "Bona Vox", Jaca Book, 2010), “Canone semplice” (Jaca Book, 2007), “Diversorium” (Il Labirinto, 2016). È inoltre autore di racconti, della monografia “Parigi nell’occhio di Maigret” (Unicopli, 2000, nuova ed. 2013) e curatore del libro intervista a Evaldo Violo “Ah, la vecchia Bur! Storie di libri e di editori” (Unicopli, 2011). Tra le sue traduzioni, le “Lettere portoghesi” (Bur, 1995), “Gaspard de la Nuit” di Aloysius Bertrand (Bur, 2001), “Stanze della notte e del desiderio” di Jean-Yves Masson (Jaca Book, 2008), “Miseria della Cabilia” di Albert Camus (Aragno, 2011), “Vita e opinioni filosofiche di un gatto” di Hippolyte Taine (Il ragazzo innocuo, 2019). La sua attività di poeta e critico è spesso in dialogo con le arti figurative. Ha promosso incontri, edizioni e dialoghi tra poeti e artisti che hanno visto la realizzazione di pubblicazioni e letture in importanti istituzioni museali. È tra i poeti che hanno ridato vita alle Edizioni Il Labirinto, fondate da Gianfranco Palmery.