Sabahattin Ali secondo Nicola Verderame

Il demone in noi

Al centro del romanzo dello scrittore turco Sabahattin Ali, Il demone in noi, pubblicato da Carbonio nella traduzione di Nicola Verderame, c’è una grande figura femminile, quella di Macide, una diciottenne allieva del conservatorio di Istanbul. Siamo negli anni trenta e quando il protagonista del libro, Ömer, un ex studente di filosofia che lavora alle Poste, incontra Macide su un vaporetto, resta folgorato da lei e si avvicina per parlarle. Tra i due nasce ben presto un forte legame, che diventa convivenza dopo lo scontro che la ragazza ha con la zia che la ospita. Il giovane però, tormentato dalla scarsezza di soldi, non riesce a darsi da fare; continua a frequentare Nihat e altri pseudo intellettuali, impegnati in fumose lotte e finisce per ricattare il cassiere che credeva di aver trovato in lui un amico. Anche grazie alla vicinanza di Bedri, suo ex insegnante di pianoforte e suo primo amore platonico, Macide trova la forza di staccarsi da Ömer e dal suo egotismo. Un romanzo che riflette il suo tempo,  e le istanze che lo caratterizzavano e insieme mantiene intatta la sua attualità e la forza dei suoi personaggi. Con Nicola Verederame abbiamo parlato della trama del libro, dei suoi protagonisti, dei suoi moltplici livelli di lettura e della travagliata vita dell'autore.

Voglio una vita completamente diversa, meno ridicola, più sensata. Forse è possibile ottenerla, se la si cerca. Solo che in me ho un demone che… mi fa fare sempre altro rispetto a ciò che voglio. È un’impresa vana cercare di sfuggire alle sue grinfie. Non solo io, tutti noi siamo giocattoli nelle sue mani. 


Sabahattin Ali (1907-1948) è uno degli autori turchi più letti e amati del Novecento. Arrestato più volte per propaganda comunista e vilipendio alla figura di Atatürk, a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta scrisse cinque raccolte di racconti, poesie, un dramma e tre romanzi: Yusuf di Kuyucak (1937), Il demone in noi (1940) e Madonna col cappotto di pelliccia (1943), che è un vero e proprio libro di culto in Turchia. Morì assassinato nel 1948 al confine con la Bulgaria mentre cercava di fuggire in Europa.

Nicola Verderame ha insegnato Lingua turca all’università del Salento e Filologia turca presso l’università “L’Orientale” di Napoli, dove si è laureato in Studi Islamici. Ha conseguito un Research Master in Turkish Studies all’università di Leiden e il dottorato in Storia contemporanea alla Freie Universität Berlin. Nel 2018 ha vinto il Premio Nazionale di Traduzione del Ministero dei beni e delle attività culturali.