Veronica Galletta, Malotempo
Quello che siamo diventati
Agata, ci sei? Rispondimi. Lo so che sei arrabbiata con me, ma non è colpa mia. È questo paese maledetto, per questo non ci voglio mai venire e non voglio che tu ci vieni, e ci porti Silvestro e Nina. Santafarra ti afferra e ti avvoltola come una bestia, un serpente che prima ti abbraccia poi ti strozza e t'ammucca, come un coniglio sano sano. No, non ho la febbre Agata, solo non so che giorno è, non so da quanto sono qui. Ogni giorno scopro qualcosa di nuovo, e mai cose belle Agata, mai, e non mi importa se è cosi che funziona, e ora sono marito e padre e la vita è questa. Io non la volevo questa vita, e оrа non so come fare a nesciri dalla pancia di questa bestia. Mi teni prigioniera, non mi lascia. Non mi lascia tornare da te. Non mi lascia vivere.
Veronica Galletta è nata a Siracusa nel 1971 e vive a Livorno. Con Le isole di Norman (Italo Svevo Edizioni 2020) ha vinto il Premio Campiello Opera Prima. Con Nina sull’argine (minimum fax 2021) è stata finalista al Premio Strega e ha vinto il Premio Letteratura d’Impresa. Con il testo Pelleossa (minimum fax 2023) è stata finalista al Premio Neri Pozza per opere inedite.