Fabio Stassi, Bebelplatz

La notte dei libri bruciati

In occasione di un viaggio in Germania per tenere conferenze, Fabio Stassi comincia a riflettere sui roghi dei libri voluti dai nazisti, il più famoso dei quali fu quello del 10 maggio 1933 a Bebelplatz nel centro di Berlino con quarantamila persone accorse ad ascoltare le farneticazioni di Joseph Goebbels secondo cui “L'uomo tedesco del futuro non sarà più un uomo fatto di libri, ma un uomo di carattere”. Da lì questo tipo di iniziative si diffondono in tutto il territorio tedesco. Nel suo libro Bebelplatz, La notte dei libri bruciati (Sellerio) Stassi da una parte ricostruisce la storia della distruzione dei libri che parte addirittura dal 1350 a C in Egitto e prosegue fino ai tempi nostri, dall’altra sofferma la sua attenzione su cinque libri italiani messi all’indice dai nazisti e sui loro autori. Pietro Aretino, Giuseppe Antonio Borgese, Emilio Salgari, Ignazio Silone e Maria Volpi: cosa hanno in comune questi autori e cosa spinse il regime di Hitler a considerarsi pericolosi? Da qui la scrittura di Stassi passa a interrogarsi sul valore della letteratura arrivando alla conclusione che l’arte del romanzo è incompatibile con l’universo totalitario perché portatrice di un mondo ambiguo, pieno di domande, piuttosto che di certezze da imporre. 

Forse la letteratura non è altro che questo: prendere in consegna il lumicino della ragione, e farlo durare, evitare che cada nelle mani di chi lo vuole estinguere e provare a tornare a casa attraverso una campagna popolata di mostri, a rischio di perdere anche le nostre ossa, nel viaggio.

Fabio Stassi (Roma, 1962) ha pubblicato con Sellerio: L’ultimo ballo di Charlot, tradotto in diciannove lingue (2012, Premio Selezione Campiello 2013, Premio Sciascia Racalmare, Premio Caffè Corretto Città di Cave, Premio Alassio Centolibri), Come un respiro interrotto (2014), un contributo nell’antologia Articolo 1. Racconti sul lavoro (2009), Fumisteria (2015, già Premio Vittorini per il miglior esordio), Angelica e le comete (2017), Mastro Geppetto (2021, Premio Dessì 2022, Premio Benedetto Croce 2022, Premio Stresa 2022), il «discorso» sul potere terapeutico dei versi di Dante E d'ogni male mi guarisce un bel verso (2023) e Bebelplatz. La notte dei libri bruciati (2025); e inoltre i romanzi con protagonista il biblioterapeuta Vince Corso, La lettrice scomparsa (2016, Premio Scerbanenco), Ogni coincidenza ha un'anima (2018), Uccido chi voglio (2020), Notturno francese (2023). Ha inoltre curato l’edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (2013, 2016) e di Crescere con i libri. Rimedi letterari per mantenere i bambini sani, saggi e felici (2017). A Fabio Stassi è stato conferito dalla sezione tedesca del PEN International il Premio Hermann Kesten 2024 per la difesa della libertà di parola.
 

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