Simone Torino, Macaco

I nomi delle cose e delle persone

In Macaco (Einaudi) Simone Torino dà voce a un agricoltore (detto Macaco) “quarantenne, moro, barbuto, di mezza altezza, dalle braccia lunghe e le gambe storte”. Insieme a Bestemmia e lo Zitto, Macaco semina patate a Vercosa, in Val d’Aosta, un terreno in pendenza, bagnato e pieno di pietre. Attraverso brevi capitoli e uno stile che riproduce il parlato, Torino mostra al lettore la quotidianità dei suoi personaggi, lo accompagna nei campi, nei bar, nella casa con i gatti, nel campo di pallacanestro, negli incontri con le ragazze. Nel video Torino ci introduce ai temi del suo libro attraverso brevi estratti da lui letti e commentati.

Ho sempre girato la terra a mano. Vanga o zappa. Sono contro al trattore. E alla motozappa. Il trattore schiaccia la terra. La motozappa la frulla. La vanga e la zappa, non lo fanno. La terra respira, libera. Che poi, la zappa non è una zappa. La zappa, come zappa, non esiste. Esiste un bastone. Un pezzo di metallo. Dei chiodi. Il metallo ha un anello dove si infila il legno. Si battono i chiodi. Lasci nell'acqua una notte, il legno gonfia e il metallo non sfila. La zappa è legno e metallo. La chiamiamo zappa perché la vanga anche, è legno e metallo. E il martello. Diamo nomi alle cose per le differenze. Anche a noi, ci diamo nomi. Per comodità.

Simone Torino è nato nel 1979 ad Aosta. Nel corso degli anni ha fatto molti lavori - dal bracciante agricolo all'operaio al postino all'assistente per ragazzi con disturbo dello spettro autistico - senza mai smettere di scrivere, soprattutto racconti e poesie. Nel 2012 ha pubblicato per End edizioni il racconto lungo L'anno delle B. Nel 2024, con Macaco (Einaudi 2025), ha vinto il Premio Italo Calvino.
 

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