Bibbiana Cau, La levatrice

Far nascere in Sardegna

La protagonista del romanzo d’esordio di Bibbiana Cau, La levatrice (Edizioni Nord), si chiama Mallena, viene da Orgosolo, e nel piccolo paese di Norolani, in provincia di Sassari, esercita il mestiere di “levatrice empirica”. A far nascere i bambini ha imparato da sua madre, e a sua volta illustra alla figlia Rosa come si fa; il problema è che nessuno la paga per il suo lavoro, riceve solo piccoli doni, e deve mantenere i due figli e il marito, ferito gravemente in guerra. Siamo nei primi anni del Novecento in Sardegna e il libro racconta da un lato la battaglia di Mallena per ricevere la paga che le spetta e dall’altro l’arrivo in paese di un’ostetrica laureata, Angelica, con cui però nessuno vuole partorire, perché viene da fuori e non parla il sardo. Oltre al tema del lavoro femminile, La levatrice affronta quello della guerra vista da giovani sardi, mandati a morire lontano da casa senza sapere perché, e mette in scena le autorità del paese, il medico e il prete, capaci solo di disprezzare la povera gente e di usarla per vivere alle loro spalle. Un ritratto molto vivido della vita nei piccoli centri sardi all'inizio del secolo scorso o e in particolare della condizione delle donne.

Ma cosa credete? Che la legge può ordinare ai bambini di nascere a forza di mejghine e a manos de ferru? E no: bisogna saper aspettare con pazienza e senza fretta e andare a portare soccorso nel luogo dove c'è il bisogno. Noi femmine facciamo così da quando il mondo esiste, che saranno millant'annos e più.

Bibbiana Cau è nata e vive in Sardegna. Ha studiato Ostetricia all’Università di Cagliari e ha fatto questo mestiere per anni. Si è laureata in Educazione degli adulti e in Formazione continua all’Università di Roma Tre e ha frequentato i corsi della Scuola Holden di Torino, di Medicina narrativa presso le Aziende Sanitarie Locali sarde e di Londra Scrive con Marco Mancassola. La levatrice è il suo esordio letterario.