Mariangela Gualtieri, Per un'epica della pace

Scrivere, dire e disegnare la poesia

Poeta e drammaturga Mariangela Gualtieri nella raccolta Ruvido umano (Einaudi, 2024) descrive l’umanità con le sue asprezze ed esorta alla pace che va portata ‘dritta come una brocca sulla testa’. Conosciamo solo l’epica della guerra, dice, forse perché per millenni il femminile non ha scritto: “questo chiedo alla letteratura, di inaugurare un’epica della pace”.
“Ogni poesia implora un pensiero che la dica”, scrive Mariangela Gualtieri ne L’incanto fonico (Einaudi, 2022) in cui espone la sua ‘epica dell’oralità’. La poesia è musica e vuole trasformarsi in suono, così ‘dire la poesia’ diventa un’arte.
La poesia può essere musica e parole ma anche segno grafico: è l’idea che ha dato vita a Album. Per pensare e non pensare (Bompiani,2025): filastrocche e brevi poesie per pensare e, accanto, disegni da completare che aiutano a non pensare.

L’intervista è stata raccolta in occasione di Letterature Festival Internazionale di Roma 2025


Mariangela Gualtieri, poeta e drammaturga, è nata a Cesena nel 1951. Nel 1983 ha fondato insieme a Cesare Ronconi il Teatro Valdoca. Presso Einaudi ha pubblicato le raccolte di poesie Fuoco centrale e altre poesie per il teatro (2003), Senza polvere senza peso (2006), Bestia di gioia (2010), Le giovani parole (2015), Quando non morivo (2019), Bello mondo (2024) e Ruvido umano (2024), E, per il teatro, Caino (2011) e Paesaggio con fratello rotto (2021). Nel 2022 L'incanto fonico. L'arte di dire la poesia. Presso Bompiani ha pubblicato Album. Per pensare e non pensare (2025).