Brunella Schisa, La più bella

La versione di Elena

Ne La più bella, La versione di Elena (HarperCollins), Brunella Schisa racconta l’incontro tra Elena e suo marito Menelao, dopo che Troia è stata conquistata dai greci con l’inganno del cavallo ed è stata fatta strage degli abitanti della città. Lui è furioso, ricorda ancora quando era arrivato a Troia per riportarla indietro e lei gli aveva detto davanti a tutti di essersene andata di sua volontà. Uccide Deifobo, il fratello di Paride che Elena ha dovuto sposare dopo la morte di questo, ma quando si trova davanti Elena le risparmia la vita. Menelao sa che la guerra non è stata combattuta per vendicare il suo orgoglio ferito, ma per depredare Troia delle sue ricchezze. Schisa illumina il rapporto tra i due ex coniugi: lei che vorrebbe riconquistare il marito, essendosi pentita della sua scelta, lui che la desidera ancora ma non vuole ammetterlo, e insieme offre un quadro delle condotte e delle pulsioni dei vari condottieri greci e di quelle delle principesse troiane costrette a diventare loro schiave. Incontriamo un Agammenone che si è incapricciato di Cassandra ma non la ascolta quando lei gli dice che saranno entrambi uccisi da Clitennestra; un Neottolemo, figlio di Achille, che è una belva assassina; un'Andromaca che spera di diventare sua moglie; un’Ecuba distrutta dai lutti e ancora piena di odio per Elena.. Attraverso la figura della “più bella” e della più detestata delle protagoniste della narrazione omerica, Schisa si schiera dalla parte delle donne, della loro lucidità e della loro autodeterminazione.

Senza le battaglie come sarebbero le vostre vite? Gli uomini che vi hanno seguito qui a Troia si accontenterebbero di portare gli armenti al pascolo? Voi avete bisogno di un nemico, di qualcuno che possa mettere in luce la vostra forza, la vostra virilità. Essere bravi guerrieri vi dà l’illusione dell'immortalità, non avete altro nella testa che l'onore. Quanto sareste migliori se le vostre scelte e il vostro onore non fossero dettati dal numero dei nemici vinti e dalla qualità delle armi sottratte. E le donne a palpitare mentre i loro uomini sono in battaglia…

Brunella Schisa, giornalista e scrittrice, ha una rubrica di libri sul Venerdì di Repubblica. Ha scritto: La donna in nero (Garzanti, 2006, che ha vinto diversi riconoscimenti, tra i quali il Premio Rapallo Carige), Dopo ogni abbandono (Garzanti, 2009), La scelta di Giulia (Mondadori, 2013), La Nemica (Neri Pozza, 2017) e, con Antonio Forcellino, Lo strappo (Fanucci, 2007). Per Giunti ha inaugurato la collana diretta da Livia Ravera “Terzo Tempo” con Non essere ridicola (2019). È stata inoltre traduttrice e curatrice di Una strana confessione (Einaudi, 1979), Il teatro di Raymond Roussel (Einaudi, 1982) e delle Lettere di una Monaca Portoghese (Marsilio, 1991). Per HarperCollins ha già pubblicato i romanzi Anatomia di un mostro (2022) e Il velo strappato (2024).