Enrica Tesio, Cose che ti dico mentre dormi

Sei monologhi notturni

In Cose che ti dico mentre dormi (Bompiani), Enrica Tesio racconta la sua famiglia, quella di origine (la madre, il padre) e quella che si è costruita, i figli, l’uomo con cui vive, la migliore amica. Lo fa partendo dalla descrizione del modo in cui ogni persona da lei evocata dorme e i vari capitoli sono preceduti da ballate introduttive. Su tutto domina la figura della madre, troppo spaventata dalla vita per potersela godere, e felice solo nel sonno. La famiglia secondo Tesio è un insieme fatto di forze contrastanti, in cui c’è  l’amore, certo, ma ci sono anche scontri, sgarbi, difficoltà varie. Parlando dei figli, Tesio parla anche della sé stessa bambina e adolescente, confronta le generazioni, evoca fantasmi e mostra al lettore cosa vuol dire crescere con gli altri e saper ridere dei propri inciampi.

Mia madre considerava la vita una condizione patologica che andava curata assumendo ogni quindici ore la medicina del dormire. La medicina del dormire poteva essere somministrata in dosi meno massicce anche durante il giorno, soprattutto in estate dopo il mare, nel primo pomeriggio. Il sonno imposto mi faceva storcere il naso come uno sciroppo troppo stucchevole e pastoso, aveva la controindicazione di sottrarmi al mondo: dormire era noioso.

Enrica Tesio, torinese, ha esordito per Mondadori nel 2015 con La verità, vi spiego, sull’amore, dal quale è stato tratto un film. Per Giunti ha pubblicato la raccolta Filastorta d’amore. Rime fragili per donne resistenti, per Bompiani Dodici ricordi e un segreto (2017), Tutta la stanchezza del mondo (2022), da cui è nato uno spettacolo con Andrea Mirò, e I sorrisi non fanno rumore (2024).