Giulio Milani, Codice Tondelli

La pagina è pelle, la parola è desiderio

Si apre con un viaggio a Correggio sulle tracce di Pier Vittorio Tondelli il libro di Giulio Milani, Codice Tondelli, La pagina è pelle, la parola è desiderio, pubblicato da Transeuropa. Milani ricorda che la lettura di Altri libertini fatta quando era un ragazzo gli “esplose dentro” e sottolinea la carnalità dello stile di Tondelli. Il suo è un percorso tra la vita e l’opera dello scrittore morto prematuramente di cui si evidenziano le vitali contraddizioni (come quella tra la necessità di stare nel mondo e il bisogno di sottrarsene).  Tondelli scrive come si parla nei bar, per strada; smantella l’illusione romantica dello scrittore isolato; rende la scrittura un gesto popolare e condiviso. Il suo progetto Under 25 è una rivoluzione dal basso, crea una mappa generazionale; per lui il lavoro editoriale è il prolungamento dell’autorialità. In Codice Tondelli ci sono paragoni con Pasolini (come lui è lo scrittore più rappresentativo degli anni settanta, Tondelli lo è degli anni ottanta), con Kundera (Camere separate ha più di un punto di contatto con L’insostenibile leggerezza dell’essere)  e con Tolstoj (entrambi godono di un’adorazione febbrile da parte dei loro lettori e seguaci). A trent’anni dalla sua scomparsa Tondelli è ancora “un’onda anomala che travolge le secche della narrativa italiana”.

Scrivere è un atto carnale. È la pelle che incontra la pagina, il desiderio che si fa parola. Lo sapeva Tondelli, lo sapevano quelli che lo hanno seguito, quanti hanno confuso la scrittura con il sangue, con il respiro, con il bisogno di esistere più forte di ogni altro. 

Giulio Milani, editore e scrittore, laureato in Lettere con una tesi di Storia militare e sociale, ha legato il suo nome alla ricerca in ambito letterario e alla fondazione del movimento degli Imperdonabili (con Veronica Tomassini, 2019). Ha curato le antologie “I persecutori” (Transeuropa, 2007) e “Over Age. Apocalittici e disappropriati” (Transeuropa, 2009) e pubblicato i romanzi “La cartoonizzazione dell’Occidente” (Transeuropa, 1998, n.e. Laurana, 2018), “Gli struggenti o i Kamikaze del desiderio” (Baldini & Castoldi, 2004), “La terra bianca” (Laterza, 2015). Ha intervistato lo scrittore Mario Rigoni Stern in “Storia di Mario. Mario Rigoni Stern e il suo mondo” (Transeuropa, 2008). In ambito editoriale è stato promotore e coordinatore della collana di co-edizioni “Indies” di Feltrinelli e dello scaffale di tutela della bibliodiversità con LibrerieCoop; ha ideato e prodotto la collana “Wildworld” per Transeuropa. Il saggio storico “I naufraghi del Don. Gli italiani sul fronte russo 1942-1943” (Laterza, 2017) ha vinto il Premio Letterario Nazionale “Alpini Sempre”.