Sandra Petrignani, Carissimo dottor Jung

Una splendida vecchiaia

Per raccontare la fase finale della vita di Carl Gustv Jung, in Carissimo dottor Jung (Neri Pozza), Sandra Petrignani mette in scena l’ultimo incontro del grande psicanalista con Christiana Morgan. Realmente esistita, “Lady Morgana” come la chiamava lui, donna affascinante e dai molteplici talenti, era stata sua paziente e poi aveva fondato un’importante clinica psichiatrica ad Harvard insieme al suo amante, Henry Murray. Christiana va a trovare Jung a Küsnacht e i due instaurano una routine di visite, chiacchierate e gite. Intorno a Jung ci sono varie figure femminili che si prendono cura di lui dopo la morte della moglie Emma. Mentre Jung e Christiana parlano di vecchiaia, morte, e senso della vita, Petrignani ricostruisce attraverso flash back alcuni degli amori dell’uomo che, pur amando sinceramente Emma, non poteva non tradirla con un’amante fissa, Toni, e con donne incontrate in terapia e fuori. La cornice di questo racconto vede una scrittrice (che somiglia molto a Sandra Petrignani anche se non è Sandra Petrignani), Egle Corsani, che vive a Trastevere, sta scrivendo un libro su Jung, e ne parla spesso con la sua amica e vicina, Lorenza. Egle propone a Lorenza, che è parecchio più grande di lei, è una grande lettrice e non gode di ottima salute, un viaggio in Svizzera sulle tracce di Jung e anche questo diventa parte della narrazione. Un romanzo su un gigante della cultura europea e insieme una riflessione sui grandi temi dell’esistenza umana: la ricerca della felicità, il rapporto con gli altri, la vecchiaia, la morte.  

La prima cosa è esistere, nel senso che ci siamo detti varie volte, perché non è da tutti esistere, sai bene anche questo. E poi darsi un compito quotidiano e svolgerlo al meglio, senza trascurare i dettagli in tutto quello che ci circonda, persone e cose. Nello stesso tempo, bisogna assolutamente prestare attenzione a ciò che avviene dentro di noi. Essere coscienti, insomma, della vita in tutte le sue forme, in tutte le sue espressioni. Seguire le grandi regole, ma anche dare libero corso agli aspetti meno noti del nostro essere, con la maggiore semplicità possibile. Perché essere semplici è estremamente difficile, ma solo nella semplicità potrai ipotizzare quel senso che cerchi disperatamente e che disperatamente sfugge. È solo un'ipotesi, d'accordo, ma rende la vita più facile e degna di essere vissuta, perché il senso della vita è la vita stessa.

Sandra Petrignani è nata a Piacenza. Vive a Roma e nella campagna umbra. Con Neri Pozza ha pubblicato: La scrittrice abita qui (2002), pellegrinaggio nelle case di grandi scrittrici del Novecento; i racconti di fantasmi Care presenze (2004); il libro di viaggio Ultima India (2006); il romanzo-documento Addio a Roma (2012) la biografia romanzata di Duras, Marguerite (2014), La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg (2020), . Da Beat è stato recentemente riproposto il suo secondo libro, del 1988, Il catalogo dei giocattoli. Nel 2024 è uscito da Gramma Autobiografia dei miei cani