Daniele Sanzone, Bumerang
La nuova indagine del commissario Del Gaudio
S’intitola Bumerang, La nuova indagine del Commissario Del Gaudio, il romanzo di Daniele Sanzone, uscito da La nave di Teseo. Ricompare Mirco Del Gaudio dopo Madre dolore del 2023: ex pugile costretto da un terribile incidente ad abbandonare la boxe, il commissario di Scampia sta provando a ricucire il rapporto con la moglie Sara, che è tornata a vivere dai genitori con figlia Alice di dieci anni, e insieme indaga su una faida tra camorristi. Il libro si apre l'8 dicembre con l’uccisione del cane Colt: la sua giovane padrona mobilita i social, i media e la politica, decisa a scoprire chi può aver sparato con un fucile di precisione al suo amato bastardino. E sarà proprio la disponibilità di Del Gaudio ad occuparsi della morte di Colt a portarlo sulla pista giusta per risolvere il caso dell’omicidio di un boss della camorra agli arresti domiciliari. Un libro dalle atmosfere natalizie e dal ritmo incalzante, che porta il lettore tra le strade di Scampia e quello che resta delle Vele, mostrandogli la realtà dei luoghi e delle persone che li popolano.
Daniele Sanzone (Napoli, 1978) è autore e voce della rock band ’A67. Ha scritto per Ill Fatto Quotidiano, la Repubblica, Style, Donna Moderna e il Corriere del Mezzogiorno. Come autore ha lavorato per Fanpage.it e TvLoft. Cura diverse antologie prima di esordire con il libro Camorra sound (2014), tradotto in francese, vincitore del 19° premio Paolo Borsellino. Insieme a Claudio Poggi scrive Pino Daniele. Terra mia (2017). Nel 2023 pubblica il suo romanzo d’esordio, Madre dolore, la prima indagine del commissario Del Gaudio (Les Flaneurs edizioni). Nel 2024 cura la raccolta di racconti Nemesi d’amore e di anarchia.Bisognava avere mille occhi e mille orecchie: stare attenti a ogni minimo rumore, cercare di prevenire i colpi, gli spostamenti, capire chi e cosa avrebbero fatto. Bisognava anticipare le loro mosse, ragionare con la loro testa, sentire come propri il loro odio, i loro desideri, le loro speranze. Era difficilissimo, ma non c'era altra scelta: l'imperativo era avere pazienza, un'enorme pazienza, e incassare fino a quando non si creava uno spiraglio di luce nella loro difesa, un colpo di fortuna che gli avrebbe dato la possibilità di colpire. Un'occasione che poteva anche non arrivare mai.