Ludwig Tieck secondo Paola Capriolo
Il superfluo della vita
Ne Il superfluo della vita di Ludwig Tieck, tradotto in italiano da Paola Capriolo, che ha scritto per l’edizione Carbonio anche l’introduzione, incontriamo Clara e Heinrich, una coppia costretta all’isolamento da problemi economici. Lei, aristocratica, è fuggita con lui, borghese, contro il volere del proprio padre; vivono in una soffitta, hanno appena di che nutrirsi grazie a una domestica che non li ha abbandonati, e per scaldarsi Heinrich sega la scala esterna e ne brucia i gradini, rendendo ancora più marcato il distacco dal mondo esterno. Tra i due intercorre una conversazione amorosa che spazia da temi letterari a temi filosofici a temi politici; aleggia una quieta felicità. Ma forse questo avviene, sembra suggerire l’autore, perché il periodo avventuroso si concluderà presto… Con Paola Capriolo ci inoltriamo nell’atmosfera di questo “squisito intrattenimento”.
Paola Capriolo, nata a Milano nel 1962, è autrice di numerosi libri di narrativa, da La grande Eulalia (Feltrinelli 1988) a Irina Nikolaevna o l’arte del romanzo (Bompiani 2023). Ha scritto saggi su Benn, Rilke e Thomas Mann e tradotto per diversi editori testi di Goethe, Kleist, Keller, Stifter, Schnitzler, Thomas Mann e Kafka. Dal 2018 fa parte della giuria del Premio italo-tedesco per la traduzione letteraria.
Ludwig Tieck (Berlino, 1773-1853) è un influente scrittore, traduttore, poeta e critico letterario tedesco, figura di spicco del Romanticismo. Nel 1799 dà vita insieme a Novalis, i fratelli Schlegel, Schelling e Fichte al circolo romantico di Jena. Tra le sue opere più significative: Storia del signor William Lovell (1796), Le peregrinazioni di Franz Sternbald (1798), Il biondo Eckbert (1797), Il gatto con gli stivali (1797), Il mondo alla rovescia (1798), Il fidanzamento (1823) e Il superfluo della vita (1839).Abbi fiducia, amore mio, e godiamoci in piena letizia la fortuna di essere qui così totalmente separati dal mondo, senza dipendere da nessuno né aver bisogno di nessuno. Proprio la condizione che il saggio si è sempre augurato e che solo poche, rare persone sono così fortunate da poter conseguire.
Paola Capriolo, nata a Milano nel 1962, è autrice di numerosi libri di narrativa, da La grande Eulalia (Feltrinelli 1988) a Irina Nikolaevna o l’arte del romanzo (Bompiani 2023). Ha scritto saggi su Benn, Rilke e Thomas Mann e tradotto per diversi editori testi di Goethe, Kleist, Keller, Stifter, Schnitzler, Thomas Mann e Kafka. Dal 2018 fa parte della giuria del Premio italo-tedesco per la traduzione letteraria.