Alba Donati, Ragazze che scrivono poesie
La poesia come identità
Emily Dickinson, Anna Achmatova, Antonia Pozzi, Wislawa Szymborska, Sylvia Plath hanno molto in comune: per loro la poesia non è stata solo una grande passione ma il fondamento della propria identità; hanno cercato la musica nelle parole, hanno messo in primo piano aspetti ignorati dai più. In Ragazze che scrivono poesie (Einaudi) Alba Donati le presenta una alla volta, entrando nelloro case, seguendone i passi, riproducendone i tormenti, descrivendo chi è stato loro vicino. C’è spazio nel libro anche per i cretini che le scrittrici hanno incontrato sul loro cammino, uomini che non sono stati capaci di riconoscerne il talento e la genialità o che non hanno voluto farlo. Su tutte vigila idealmente lo spirito di Virginia Woolf, che con la sua "stanza tutta per sé" ha squarciato il velo sulle difficoltà incontrate dalle donne ad affermarsi nelle arti. Completano il libro le biografie astrologiche delle cinque protagoniste.
Alba Donati ha vissuto, studiato e lavorato a Firenze. Nel 2018 è uscita la raccolta delle sue poesie Tu, paesaggio dell'infanzia. Tutte le poesie 1997-2018 (La nave di Teseo), con la quale ha vinto il Premio Internazionale Gradiva attribuito dalla State University of New York at Stony Brook. È stata presidente del Gabinetto Scientifico Letterario G. P. Vieusseux. Nel 2019 lascia Firenze per aprire una libreria a Lucignana, suo paese di nascita. Per Einaudi ha pubblicato La libreria sulla collina (2022 e 2023), tradotto in venticinque Paesi e vincitore della prima edizione del Premio Città dei lettori, e Ragazze che scrivono poesie (2025).Le ragazze come Virginia e le ragazze come Wisława e come Antonia trattengono lo sguardo dell'infanzia, che è pulito, terso, diretto all'oggetto. Quando lo sguardo diventa compiaciuto e vanitoso allora basta, è finita la poesia. Ma queste, per fortuna, sono attitudini principalmente maschili.