David Szalay, Nella carne
Tra due mondi
All’inizio di Nella carne, il romanzo di David Szalay pubblicato da Adelphi nella traduzione di Anna Rusconi, il protagonista István ha quindici anni e vive con la madre in Ungheria. La vicina, che lui aiuta a fare la spesa, prima lo bacia, poi fa sesso con lui, confondendogli a tal punto le idee che il ragazzo non accetta la fine della loro relazione. Seguiamo István in varie tappe della sua vita che si dipana dall’Ungheria all’Inghilterra: passa tre anni in riformatorio, si arruola nell’esercito, combatte in Iraq, fa il buttafuori in un locale, diventa guardia del corpo e va a letto con la moglie del suo capo… Quasi sempre Szalay lascia la Storia fuori dalla sua narrazione e ci mostra la vita intima del suo personaggio che si lascia concupire da diverse donne, piuttosto che la sua vita pubblica. Il cerchio si chiude nelle ultime pagine i cui István è di nuovo in Ungheria ed è di nuovo povero, dopo aver sperimentato una grande ricchezza. Conclusa la lettura le scelte del personaggio e le sue vicessitudini continuano ad abitare la mente del lettore; David Szalay ha vinto con questo romanzo il Booker Prize 2025.
David Szalay è nato a Montreal nel 1974 da madre canadese e padre ungherese. Dopo essere cresciuto a Beirut e poi a Londra, ha studiato all'Università di Oxford. È autore di Tutto quello che è un uomo (2027), Turbolenza (2019), Nella carne (vincitore del Booker Prize 2025). Vive a Vienna.
C’è qualcosa di terrificante nel modo in cui la normalità si impone. Nel modo in cui l’estate si ostina proseguire. Nel modo in cui gli ippocastani fioriscono e comincia Wimbledon.
David Szalay è nato a Montreal nel 1974 da madre canadese e padre ungherese. Dopo essere cresciuto a Beirut e poi a Londra, ha studiato all'Università di Oxford. È autore di Tutto quello che è un uomo (2027), Turbolenza (2019), Nella carne (vincitore del Booker Prize 2025). Vive a Vienna.