Elena Stancanelli, La gioia di ieri
La comunità di amici
In La gioia di ieri (Einaudi) Elena Stancanelli torna al personaggio di Anna, l’architetta già protagonista di due suoi precedenti romanzi, Un uomo giusto e La femmina nuda. All’inizio del libro succede uno strano incidente: Frodo, il setter che dovrebbe accoppiarsi con la cana di Anna, Mina, si butta giù dal terrazzo. Portato di corsa dal veterinario, Frodo si salva e qualche tempo dopo riesce pure a ingravidare Mina. Ma Anna non può dimenticare lo sguardo che il cane le ha rivolto prima di quel salto inspiegabile: per lei quello sguardo è collegato al momento particolare che sta vivendo, una sorta di inaridimento e la perdita di interesse per il proprio corpo e per quelli degli altri. La gioia di ieri racconta una donna in mezzo a un guado: da una parte c’è il mondo di prima, fatto di relazioni complicate, grandi slanci e grandi delusioni, dall’altra quello futuro, dove i desideri fisici si sono affievoliti. In mezzo alla narrazione c’è il parto di Mina che avviene in casa di Anna ed è vissuto con emozione e preoccupazione da lei e dagli amici che assistono all’evento. Nella terza parte del libro irrompe il covid e la comunità amicale conosce un terribile momento di sospensione degli incontri in presenza, ma riesce a mantenere intatto il proprio legame attraverso videochiamate, telefonate e rare trasgressioni. Un inno agli "affetti stabili" che ci tengono in vita, di là dalle relazioni tradizionali.
Elena Stancanelli (Firenze, 1965) ha esordito nel 1998 con il romanzo Benzina (Einaudi Stile Libero, Premio Giuseppe Berto), da cui è tratto l'omonimo film del 2001, diretto da Monica Stambrini. Ha poi pubblicato: Le attrici (Einaudi 2001), Firenze da piccola (Laterza 2006), Mamma o non mamma con Carola Susani (Feltrinelli 2009; Marsilio 2025), Un uomo giusto (Einaudi 2011), La femmina nuda (La nave di Teseo 2016, finalista al Premio Strega), Il tuffatore (La nave di Teseo 2022, finalista al Premio Campiello), La gioia di ieri (Einaudi 2025). Collabora con la Repubblica e Rai Radio 3. Con Emma Dante e Giorgio Vasta ha scritto la sceneggiatura dei film Le sorelle Macaluso e Misericordia.Dove ieri c'era la gioia dell'abbandono e del piacere, adesso ci sono angoscia e paura. E umiliazione. All'inizio ho pensato che si sarebbe trattato di qualche giorno, settimane, poi mesi. Ma il tempo passa e tutto peggiora. La mancanza di consuetudine rende lo spazio tra me e gli altri sempre più denso.