Biennale Tecnologia 2024

Biennale Tecnologia 2024

IV edizione - Utopie realiste

17 Apr 2024 > 21 Apr 2024
Biennale Tecnologia 2024
Torna a Torino per la sua quarta edizione Biennale Tecnologia, manifestazione culturale organizzata dal Politecnico di Torino e dedicata a esplorare il rapporto tra tecnologia e società, per la prima volta nel periodo primaverile da giovedì 18 (con pre-inaugurazione mercoledì 17) a domenica 21 aprile.

Il titolo scelto per questa edizione è Utopie realiste, tema complesso e attuale, che vuole immaginare il futuro in forma utopica, trasformando l’idea in progettualità. Biennale Tecnologia invita un pubblico di ogni età a gettare lo sguardo verso prospettive future - visionarie e concrete allo stesso tempo - per immaginare insieme nuovi mondi possibili.

I 160 appuntamenti offriranno al pubblico la possibilità di prendere parte gratuitamente a lezioni, dibattiti, incontri, mostre e spettacoli per riflettere sui temi più attuali nel dibattito contemporaneo, come energia, sostenibilità, rischi ambientali, intelligenza artificiale, sviluppo economico, lavoro, oltre ad analizzare più nel dettaglio la storia e l’evoluzione della tecnologia anche nelle altre culture, e ancora guerra e pace, mobilità, salute, nuovi modelli di sviluppo e nuove frontiere. Un ricco programma con l'obiettivo di colmare il divario tra le scienze tecnologiche e le scienze umane, nella forte convinzione del binomio, che diventa motto della manifestazione: “Tecnologia e/è umanità”.  
 
Nel corso delle quattro giornate i 280 relatori, tra accademici ed esperti provenienti da ogni parte del mondo, saranno ospitati nelle 5 sedi principali di Torino: Politecnico di Torino, sede centrale della manifestazione, Castello del Valentino, Piazzale Duca d’Aosta, OGR e Piazza San Carlo. A questi spazi, si aggiungono altre 20 sedi del programma OFF di Biennale Tecnologia. 

Una notte a Biennale Tecnologia: la festa di apertura. Tra le novità di questa edizione la serata organizzata da Club Silencio: l’ormai classico format Una notte al museo sarà declinato secondo il tema dell’edizione, Utopie realiste, negli spazi del Politecnico mercoledì 17 aprile dalle 19 alle 24, attraverso un percorso espositivo e interattivo dedicato all’Intelligenza Artificiale, tra effetti sonori e visivi. Gli ospiti potranno muoversi liberamente tra i gironi di un universo tecnologico, attraverso un itinerario dantesco tra distopia, utopia e realtà. Ingresso gratuito con accredito online obbligatorio su www.clubsilencio.it.

La lectio magistralis. Sarà Telmo Pievani, professore di Filosofia delle Scienze Biologiche all’Università di Padova e garante di Biennale Tecnologia, a tenere la lezione di inaugurazione, giovedì 18 aprile alle 18 (Aula Magna del Politecnico di Torino) dal titolo Il principio del castoro. A introdurre la lectio magistralis, il curatore di Biennale Tecnologia, Juan Carlos De Martin; seguirà un dialogo tra Pievani e Andrea Malaguti, direttore de “La Stampa”. 

Lo spettacolo Homo Deus.
Biennale Tecnologia propone uno spettacolo inedito site-specific ideato appositamente per l’edizione: giovedì 18 aprile alle 21, nella suggestiva cornice delle OGR, andrà in scena Homo Deus, prodotto da PEM-Potenziali Evocati Multimediali, con la regia di Gabriele Vacis e gli allestimenti di Roberto Tarasco. Lo spettacolo si sviluppa a partire dall’omonimo saggio di Yuval Noah Harari, noto filosofo e saggista, e prosegue con narrazioni della Bibbia, dalla tragedia greca, per rispondere alla domanda cruciale e attuale: come finirà la Storia? 

Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti.

Saranno diversi i nuclei tematici che verranno affrontati. Le nuove democrazie (digitali); l'intelligenza artificiale tra rischi e opportunità; il futuro dell'ambiente; la mobilità e la sostenibilità urbana; le nuove tecnologie per la cura della persona; utopie realiste e nuove frontiere; PNRR per il futuro del Paese. 

Tra gli ospiti del panorama nazionale e internazionale: la ricercatrice Wendy Hui Kyong Chun, direttrice del Digital Democracies Institute presso la Simon Fraser University, porterà una lezione sulla discriminazione algoritmica; la scrittrice, attivista e ricercatrice Nanjala Nyabola, parlerà di democrazia digitale; il filosofo giapponese Yasuo Deguchi, docente di lettere presso Kyoto University, in dialogo con Juan Carlos De Martin, racconterà del ruolo dell’Information Technology nel ricalibrare i rapporti tra società e industria; Cory Doctorow, giornalista, scrittore e blogger, proporrà una sua riflessione su come rendere quel mondo un posto migliore per tutti, introducendo il fenomeno dell’enshittification – letteralmente: merdificazione –;  Geert Lovink, saggista e teorico delle culture di rete, terrà un incontro su come la rete di oggi sia diventata una trappola; il giornalista, scrittore e docente alla European Graduate School, Bruce Sterling parlerà delle utopie fatte in casa; Harry Parker, ex soldato mutilato dalla guerra e autore di Umani ibridi. Come la tecnologia cambia il nostro corpo (SUR); Tito Boeri, economista, interverrà nel corso di un dialogo sul comportamento di ChatGPT in compiti di scrittura complessi; Barbara Caputo, docente del Politecnico di Torino e direttrice dell’Hub AI@PoliTO, offrirà uno sguardo sulla necessità di formazione e infrastrutture per il futuro dell’IA, in un incontro nell’ambito del progetto PNRR FAIR; il giornalista Riccardo Luna, invece, rifletterà sull’etica degli algoritmi nel suo incontro Dio, noi e l’IA, un dialogo aperto con Paolo Benanti, teologo, presidente della Commissione sull'intelligenza artificiale per l'informazione della Presidenza del Consiglio dei ministri; Thomas Mullaney, docente di storia cinese presso Stanford University, analizzerà la storia della tecnologia, provando a rivalutare ripensare l’era digitale nel suo complesso; Telmo Pievani terrà una lezione sulla perdita di biodiversità nell’Antropocene, un’emergenza epocale; l’architetto Carlo Ratti rifletterà su come si potrà colmare la frattura tra città e natura utilizzando le nuove tecnologie digitali; Roma Agrawal, ingegnera nota per aver lavorato alla progettazione della statica dello Shard, intraprenderà un viaggio alla scoperta di come oggetti piccoli e apparentemente semplici restino fondamentali; l’inventore della città dei 15 minuti, ricercatore, scienziato e professore presso l’Università Sorbona di Parigi, Carlos Moreno, porterà la sua idea della città di domani. Le costruzioni hanno un nuovo linguaggio? Lo racconterà Reinier de Graaf, architetto, teorico dell’architettura, urbanista e scrittore olandese, sviscerando miti e contraddizioni dell’industria e conducendo una ricerca sull’identità del ventunesimo secolo; progetto di frontiera che verrà raccontato sarà NeoGen, che ha l’obiettivo di prevenire le principali malattie del bambino attraverso screening neonatali, e ne parlerà la professoressa Franca Fagioli, direttrice del Dipartimento di patologia e cura del bambino, Ospedale Regina Margherita di Torino; presente anche il premio Nobel per la Fisica 2023 Anne L’Huillier, che presenterà la ricerca che l’ha portata a vincere il premio dell’accademia svedese; David Edgerton, docente di storia della scienza e delle tecniche presso il King’s College di Londra proporrà un confronto tra tecnologie del passato, del presente e del futuro; Gustavo Zagrebelsky, giurista e accademico, Presidente emerito della Corte costituzionale, dialogherà con Massimo Cuono su utopia e distopia a partire dall’interrogativo kantiano “che cosa ci è lecito sperare?”; il filosofo Pascal Chabot parlerà di come la tecnologia ha cambiato radicalmente il nostro rapporto con il tempo; a indagare la pericolosa identità tra religione e tecnologia attraverso la figura del matematico Norbert Wiener sarà la scrittrice Chiara Valerio, mentre a raccontare il futuro delle esplorazioni spaziali sarà Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica e Chief Diversity Officer dell'European Space Agency (ESA); John Hassler, docente di economia presso Institute for International Economic Studies at Stockholm University ed ex astronauta, parlerà del progetto di installazione di “ombrelloni solari spaziali” per ridurre l’afflusso di luce solare sulla Terra. 

Tornano i format ormai tradizionali di Biennale Tecnologia, che mettono in relazione tecnologia e mondi espressivi: l’arte, il cinema e la letteratura. Davide Livermore tra i più grandi registi lirici al mondo, con Paolo Gep Cucco presenterà l’esperienza di un film interamente realizzato su un set virtuale: The Opera!. Forte delle tecnologie più all’avanguardia, il film è stato girato all’interno dei Prodea Led Studios di Torino, che vanta un virtual set cinematografico tra i più innovativi e grandi al mondo. Arte e attivismo si uniscono nell’incontro con Xu Wenkai – nome d’arte aaajiao –, il cui lavoro si concentra criticamente sul binomio utopia/distopia. Nell’incontro Sogno o son desto? In viaggio dentro la matrice, gli scrittori Loredana Lipperini, Tommaso Pincio e Bruce Sterling intraprenderanno un viaggio nel Neuromante di William Gibson. 

Tutti gli eventi e gli incontri di Biennale Tecnologia sono ad accesso libero e gratuito, fino a esaurimento posti. Per alcuni incontri o attività, laddove segnalato, è richiesta la prenotazione obbligatoria sul sito www.biennaletecnologia.it