Canti di pietra alla Domus Aurea
Marton Csokas legge Rovine di Gabriele Tinti
21 Lug 2021 > 21 Lug 2021
Nei suggestivi spazi della mostra “Raffaello e la Domus Aurea, L’invenzione delle grottesche” - alle ore 16:30 di mercoledì 21 luglio il Parco archeologico del Colosseo ospita l’attore Marton Csokas che leggerà alcune poesie dello scrittore e poeta Gabriele Tinti ispirate alle opere d’arte presenti nella residenza di Nerone.
Le composizioni evocano gli affreschi di Fabullo e la statuaria che, grazie a Plinio il Vecchio, sappiamo essere stata vanto della collezione dell’imperatore. È noto infatti che Nerone utilizzò un grande numero di statue, portate a Roma dalla Grecia e dall’Asia minore, per decorare la sua residenza.
Della collezione dell’imperatore facevano parte un’Amazzone, un celebre ritratto di Alessandro Magno, gli originali in bronzo del Galata morente e del Galata suicida, la Venere Callipigia e il Gruppo del Laocoonte trovato il 14 gennaio del 1506 scavando in una vigna sul colle Oppio. Quest’ultima scoperta fece una grande impressione sugli artisti del tempo. Giuliano da Sangallo e Michelangelo vennero convocati sul luogo dello scavo da Papa Giulio II. Entusiasti di fronte all’opera i due artisti confermarono il giudizio di Plinio: quel gruppo era davvero “da anteporre a tutte le cose dell’arte sia per la pittura sia per la scultura” (Naturalis Historia, XXXVI, 37).
Non diversa emozione suscitò la scoperta degli affreschi: gli artisti allora contemporanei come Pinturicchio, Perugino, Lippi, Ghirlandaio, Raffaello, presero parte a vere e proprie spedizioni ipogee per studiare e copiare dal vivo quelle incredibili pitture, restituendole al mondo con il nome di “grottesche”.
Qui, nello straordinario contesto della Domus Aurea dove secoli di storia si sono incontrati e hanno dialogato, riparte il ciclo di Canti di Pietra, promosso e organizzato dal Parco archeologico del Colosseo, in collaborazione con Anantara Palazzo Naiadi e curato dallo scrittore e poeta Gabriele Tinti. Dopo la collaborazione con attori come Alessandro Haber, Michele Placido, James Cosmo, Stephen Fry e Robert Davi che nel corso del 2020 hanno prestato la loro arte per celebrare le antiche divinità del Pantheon romano e alcuni dei più celebri monumenti del Foro Romano e del Palatino, è la volta di Marton Csokas che farà rivivere l’arte un tempo presente nell’eccezionale palazzo di Nerone.
Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo:
Il video della performance sarà disponibile online sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Parco archeologico del Colosseo a partire dalle ore 19.00 del 25 luglio 2021.
Gabriele Tinti è un poeta, scrittore e critico d’arte italiano. Ha scritto ispirandosi ad alcuni capolavori dell’arte antica come il Pugile a riposo, il Galata suicida, il Giovane vittorioso (Atleta di Fano), il Fauno Barberini, il Discobolo, i Marmi del Partenone, l’Ercole Farnese e molti altri ancora, collaborando con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo dell’Ara Pacis, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York, il LACMA di Los Angeles, la Gliptoteca di Monaco e il Parco archeologico del Colosseo.
Tra gli attori coinvolti nelle letture ricordiamo Abel Ferrara, Kevin Spacey, Malcolm McDowell, Stephen Fry, James Cosmo, Joe Mantegna, Marton Csokas, Robert Davi, Burt Young, Vincent Piazza, Franco Nero, Michele Placido, Luigi lo Cascio, Alessandro Haber. La sua opera di scrittura ecfrastica è stata insignita del Premio Montale Fuori di Casa 2018 per la poesia ed è stata recentemente scelta per celebrare il riallestimento delle collezioni del Getty Villa, per proseguire il dialogo iniziato con la mostra di artisti contemporanei "Plato in LA" in occasione della quale alcuni dei più celebrati artisti del panorama odierno hanno reinterpretato l'impatto di Platone sul mondo contemporaneo. All’interno di questa attività ricadono i “Canti di pietra”, progetto di scrittura ecfrastica che raccoglie una serie di letture dal vivo recitate di fronte alla statuaria classica e ai siti del Parco archeologico del Colosseo. Nel 2016 ha pubblicato “Last words” (Skira Rizzoli) in collaborazione con l’artista americano Andres Serrano. Nel 2020 è uscita la sua nuova raccolta di poesie in collaborazione con l’artista Roger Ballen per i tipi di Powerhouse Books (New York). Nell’autunno del 2021 gli editori Eris Press (Londra) e Libri Scheiwiller /24Ore Cultura (Milano) raccoglieranno in un volume - rispettivamente in edizione inglese e italiana - il progetto di scrittura ecfrastica “Rovine”.
Nel 2022 è prevista la pubblicazione della sua raccolta “Sanguinamenti” per La Nave di Teseo (Milano).
Marton Csokas è un attore neozelandese noto per aver interpretato Celeborn ne Il Signore degli Anelli e per aver lavorato con registi come Lucas, Cohen, Donner, Scott, Burton, Aronofsky in film di successo come Il Signore degli Anelli, Star Wars – Episodio II, The Bourne Supremacy, Alice in Wonderland, Noah, Loving, The Equalizer e molti altri ancora.
Csokas ha recitato spesso in teatro, dove ha portato in scena commedie di Tom Stoppard e William Shakespeare; ha interpretato Joe Pitt in Angels in America di Tony Kushner e ha recitato in Chi ha paura di Virginia Woolf?. Ha inoltre fondato una compagnia teatrale sperimentale chiamata Stronghold Theatre. In questi giorni l’attore è protagonista sul piccolo schermo con Eva Green nella serie targata SKY - BBC The Luminaries.
Nella foto di copertina: Gabriele Tinti and Marton Csokas Musei Capitolini courtesy Mauro Maglione
Le composizioni evocano gli affreschi di Fabullo e la statuaria che, grazie a Plinio il Vecchio, sappiamo essere stata vanto della collezione dell’imperatore. È noto infatti che Nerone utilizzò un grande numero di statue, portate a Roma dalla Grecia e dall’Asia minore, per decorare la sua residenza.
Della collezione dell’imperatore facevano parte un’Amazzone, un celebre ritratto di Alessandro Magno, gli originali in bronzo del Galata morente e del Galata suicida, la Venere Callipigia e il Gruppo del Laocoonte trovato il 14 gennaio del 1506 scavando in una vigna sul colle Oppio. Quest’ultima scoperta fece una grande impressione sugli artisti del tempo. Giuliano da Sangallo e Michelangelo vennero convocati sul luogo dello scavo da Papa Giulio II. Entusiasti di fronte all’opera i due artisti confermarono il giudizio di Plinio: quel gruppo era davvero “da anteporre a tutte le cose dell’arte sia per la pittura sia per la scultura” (Naturalis Historia, XXXVI, 37).
Non diversa emozione suscitò la scoperta degli affreschi: gli artisti allora contemporanei come Pinturicchio, Perugino, Lippi, Ghirlandaio, Raffaello, presero parte a vere e proprie spedizioni ipogee per studiare e copiare dal vivo quelle incredibili pitture, restituendole al mondo con il nome di “grottesche”.
Qui, nello straordinario contesto della Domus Aurea dove secoli di storia si sono incontrati e hanno dialogato, riparte il ciclo di Canti di Pietra, promosso e organizzato dal Parco archeologico del Colosseo, in collaborazione con Anantara Palazzo Naiadi e curato dallo scrittore e poeta Gabriele Tinti. Dopo la collaborazione con attori come Alessandro Haber, Michele Placido, James Cosmo, Stephen Fry e Robert Davi che nel corso del 2020 hanno prestato la loro arte per celebrare le antiche divinità del Pantheon romano e alcuni dei più celebri monumenti del Foro Romano e del Palatino, è la volta di Marton Csokas che farà rivivere l’arte un tempo presente nell’eccezionale palazzo di Nerone.
Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo:
Le recenti installazioni realizzate dal Parco archeologico del Colosseo per restituire la luce alla Domus Aurea e per tornare all’immagine di lusso e di sfarzo che senza dubbio ammantava la residenza neroniana prendono vita con il contributo della poesia. Le statue parlano, si animano, raccontano di uno stile di vita, quello dell’imperatore Nerone, all’insegna dell’arte e della cultura, provando a restituire alla sua figura una dimensione diversa da quella a cui la storiografia antica lo ha condannato.
Il video della performance sarà disponibile online sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Parco archeologico del Colosseo a partire dalle ore 19.00 del 25 luglio 2021.
Gabriele Tinti è un poeta, scrittore e critico d’arte italiano. Ha scritto ispirandosi ad alcuni capolavori dell’arte antica come il Pugile a riposo, il Galata suicida, il Giovane vittorioso (Atleta di Fano), il Fauno Barberini, il Discobolo, i Marmi del Partenone, l’Ercole Farnese e molti altri ancora, collaborando con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo dell’Ara Pacis, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York, il LACMA di Los Angeles, la Gliptoteca di Monaco e il Parco archeologico del Colosseo.
Tra gli attori coinvolti nelle letture ricordiamo Abel Ferrara, Kevin Spacey, Malcolm McDowell, Stephen Fry, James Cosmo, Joe Mantegna, Marton Csokas, Robert Davi, Burt Young, Vincent Piazza, Franco Nero, Michele Placido, Luigi lo Cascio, Alessandro Haber. La sua opera di scrittura ecfrastica è stata insignita del Premio Montale Fuori di Casa 2018 per la poesia ed è stata recentemente scelta per celebrare il riallestimento delle collezioni del Getty Villa, per proseguire il dialogo iniziato con la mostra di artisti contemporanei "Plato in LA" in occasione della quale alcuni dei più celebrati artisti del panorama odierno hanno reinterpretato l'impatto di Platone sul mondo contemporaneo. All’interno di questa attività ricadono i “Canti di pietra”, progetto di scrittura ecfrastica che raccoglie una serie di letture dal vivo recitate di fronte alla statuaria classica e ai siti del Parco archeologico del Colosseo. Nel 2016 ha pubblicato “Last words” (Skira Rizzoli) in collaborazione con l’artista americano Andres Serrano. Nel 2020 è uscita la sua nuova raccolta di poesie in collaborazione con l’artista Roger Ballen per i tipi di Powerhouse Books (New York). Nell’autunno del 2021 gli editori Eris Press (Londra) e Libri Scheiwiller /24Ore Cultura (Milano) raccoglieranno in un volume - rispettivamente in edizione inglese e italiana - il progetto di scrittura ecfrastica “Rovine”.
Nel 2022 è prevista la pubblicazione della sua raccolta “Sanguinamenti” per La Nave di Teseo (Milano).
Marton Csokas è un attore neozelandese noto per aver interpretato Celeborn ne Il Signore degli Anelli e per aver lavorato con registi come Lucas, Cohen, Donner, Scott, Burton, Aronofsky in film di successo come Il Signore degli Anelli, Star Wars – Episodio II, The Bourne Supremacy, Alice in Wonderland, Noah, Loving, The Equalizer e molti altri ancora.
Csokas ha recitato spesso in teatro, dove ha portato in scena commedie di Tom Stoppard e William Shakespeare; ha interpretato Joe Pitt in Angels in America di Tony Kushner e ha recitato in Chi ha paura di Virginia Woolf?. Ha inoltre fondato una compagnia teatrale sperimentale chiamata Stronghold Theatre. In questi giorni l’attore è protagonista sul piccolo schermo con Eva Green nella serie targata SKY - BBC The Luminaries.
Nella foto di copertina: Gabriele Tinti and Marton Csokas Musei Capitolini courtesy Mauro Maglione