Dedica ad Arturo Pérez-Reverte

Dedica ad Arturo Pérez-Reverte

Pordenone, XXX edizione

16 Mar 2024 > 23 Mar 2024
Dedica ad Arturo Pérez-Reverte
Un percorso in dodici tappe, fra incontri, libri, teatro, musica e cinema, per condurre il pubblico nell’universo letterario, caratterizzato dalla magistrale abilità di fondere la Storia con la finzione, di Arturo Pérez-Reverte, scrittore e giornalista spagnolo, figura di spicco della letteratura contemporanea: è quello che si appresta a compiere il festival Dedica, in programma dal 16 al 23 marzo 2024 a Pordenone, organizzato dall’associazione culturale Thesis.

Il lungo viaggio di Dedica, nel frattempo è approdato al 30° anno, “seguendo la rotta verso la libertà di pensiero - sottolinea il presidente di Thesis Antonino Frusteri - il coraggio delle idee e la necessità di capire e approfondire. È questa la nostra cifra - afferma - la nostra forza, ciò che ci rende ancora unici all’interno del vivace panorama delle rassegne letterarie italiane. Peculiarità che ci viene riconosciuta anche dal pubblico: ne abbiamo avuto ulteriore conferma in queste settimane, in occasione degli incontri con ex protagonisti di Dedica che stiamo proponendo per festeggiare il trentesimo anniversario e che riscontrano, ovunque, una partecipazione entusiastica e affettuosa, incoraggiandoci ancora e convincendoci che la rotta seguita è quella giusta”.

Dodici appuntamenti, dunque, per entrare nelle pieghe della scrittura di Arturo Pérez-Reverte che il curatore di Dedica Claudio Cattaruzza, definisce “superlativa, sia dal punto di vista stilistico, sia per la maestria nella caratterizzazione dei personaggi”; nei suoi libri “che si prestano a più livelli di lettura e provocano il lettore, offrendogli una serie di spunti e stimoli che lo spingono a cercare i riferimenti storici e culturali nei quali le trame affondano le radici” e nell’ineluttabilità del destino dell’uomo di cui Pérez-Reverte è profondamente convinto. “Il lungo passato come reporter nei conflitti di tutto il mondo – ancora Cattaruzza – ha maturato in lui un lucido realismo e disillusione nei confronti degli esseri umani e la certezza che, pur essendo la più grande sciagura dell’umanità, la guerra è purtroppo anche un fatto connaturato nell’uomo”. 

Dedica 2024 prenderà il via sabato 16 marzo nel Teatro Verdi di Pordenone, alle 16.30, con il primo incontro fra l’autore e la città: Arturo Pérez-Reverte sarà intervistato dallo scrittore, giornalista e traduttore di letteratura spagnola e latinoamericana Bruno Arpaia, curatore con Claudio Cattaruzza della monografia Dedica a Arturo Pérez-Reverte, edita da Thesis per il festival. Durante l’incontro, il Comune di Pordenone consegnerà allo scrittore il Sigillo della città, un riconoscimento prestigioso che racchiude simbolicamente anche il sentimento di affetto e di accoglienza da sempre riservato da Pordenone e dalla sua gente agli ospiti di Dedica.

Ripercorre le celebri avventure del Capitano Alatriste, protagonista della saga picaresca nata dalla fantasia di Pérez-Reverte che sa rendere con grande efficacia lo spirito contradittorio del Secolo d’Oro spagnolo, la mostra dal titolo omonimo: sarà inaugurata domenica 17 marzo, alle 10.30, a Villa Galvani, co-prodotta da Thesis e PAFF! International Museum of Comic Art. In esposizione, le illustrazioni di Joan Mundet (dai libri di Arturo Pérez-Reverte), che sarà presente, fumettista, pittore e illustratore spagnolo pluripremiato, con all’attivo numerosi libri diventati veri e propri best seller.

La prima delle trasposizioni per la scena di libri dell’autore dedicatario, attesa domenica 17 marzo, alle 18, nel convento di San Francesco, intitolata Territorio Comanche (“per un reporter in guerra è il posto dove l’istinto ti dice di fermare l’auto e fare marcia indietro”, dice Pérez-Reverte) sarà diretta, adattata e interpretata da uno dei più intensi attori italiani, Fausto Russo Alesi. La seconda lettura scenica, giovedì 21 marzo, alle 20.45, sempre nel convento di San Francesco, Occhi azzurri (anno 1520, ultima notte degli spagnoli nella capitale dell’impero azteco, passata alla storia come la Noche triste), avrà la voce, il corpo e il cuore di Peppe Servillo, cantante, attore e autore napoletano, fondatore della Piccola Orchestra Avion Travel, sul palco insieme a Natalio Luis Mangalavite, pianista, arrangiatore e compositore. 

Diversi romanzi di Pérez Reverte sono diventati film. Dal libro Il maestro di scherma, nel quale lo scrittore spagnolo conduce il lettore nella vivace Madrid del 1868 - mentre le emergenti forze repubblicane premono sul vacillante trono di Isabella II - è stata tratta l’omonima pellicola (1992) di Pedro Olea, che vede fra i protagonisti il grande e compianto attore, di origine friulane, Omero Antonutti. Sarà proiettato martedì 19 marzo a Cinemazero di Pordenone, alle 20.45, accompagnato dal commento di Pérez-Reverte e di Riccardo Costantini, responsabile degli eventi di Cinemazero e di Pordenone Docs Fest.

Dedica sarà vetrina dell’ultimo libro tradotto in Italia dell’autore ospite del festival: mercoledì 20 marzo, alle 20.45, nel convento di San Francesco, Arturo Pérez-Reverte presenterà in prima nazionale Linea di fuoco (Rizzoli) insieme alla traduttrice Elena Liverani (voce italiana, fra gli altri scrittori spagnoli e ispano-americani, di Isabel Allende): un dialogo su un romanzo epico e corale, omaggio alle migliaia di vittime della Guerra civile spagnola, che commemora il dramma di un'intera nazione attraverso lo sguardo di uomini e donne costretti a combattere in una guerra fratricida.

Raccontare la guerra, gli abissi dell’uomo, essere testimone dell’indicibile come è stato Arturo Pérez-Reverte, per lungo tempo reporter dei maggiori conflitti in tutto il mondo. Ma come si racconta la guerra? Venerdì 22 marzo, alle 20.45, nel convento di San Francesco, la conversazione Una penna di trincea coinvolgerà lo scrittore spagnolo e Marco Aime, uno dei più famosi antropologi italiani, lucido e critico osservatore della Storia e del nostro tempo.

Arturo Pérez-Reverte ha mirabilmente descritto il tango, musica dalle numerose sfumature sensuali e passionali, in particolare nel romanzo Il tango della Vecchia Guardia. E si intitola proprio Pagine di tango il concerto che chiuderà Dedica, sabato 23 marzo, alle 20.45, nella sala Capitol, affidato al talento di uno dei maggiori bandoneisti al mondo, Daniele di Bonaventura sul palco con l’Orchestra giovanile Filarmonici Friulani (che produce il concerto insieme a Thesis) diretta da Alessio Venier, e la voce narrante di Nicoletta Oscuro. 


Arturo Pérez-Reverte è nato a Cartagena in Spagna nel 1951, è stato inviato di guerra per giornali, radio e televisione fino al 1994, anno in cui ha deciso di dedicarsi alla letteratura. I suoi romanzi sono stati tradotti in oltre 40 lingue e hanno avuto numerosi adattamenti cinematografici. Nel 1992 ha ricevuto il Premio Goya, cui hanno fatto seguito, tra gli altri, il Premio per la letteratura europea Jean Monnet (1997), il Prix Méditerranée Étranger assegnato dall’Académie Goncourt (2001), il Premio von Rezzori (2008). Nel 1998 è stato nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere di Francia e dal 2003 è membro della Real Academia Española, la più alta istituzione spagnola per la lingua e la letteratura. Tra i suoi titoli pubblicati in Italia, oltre alla serie del Capitano Alatriste: Il club Dumas (1997 e 2013), La tavola fiamminga (1999 e 2014), La pelle del tamburo (1998 e 2018), Il maestro di scherma (1999 e 2014), La carta sferica (2000), L’ombra dell’aquila (2002), La Regina del Sud (2003), Una questione d’onore (2004), L’ussaro (2006), L’oro del re (2006), Il pittore di battaglie (2007), Il tango della Vecchia Guardia (2013), Il cecchino paziente (2014), Due uomini buoni (2016), Il codice dello scorpione (2017), L’ultima carta è la morte (2018), I cani di strada non ballano (2019), Sabotaggio (2020), Sidi (2021), Occhi azzurri (2021), L’italiano (2022), Linea di fuoco (2023).