Festivaletteratura 2024

Festivaletteratura 2024

Mantova, XXVIII edizione

04 Set 2024 > 08 Set 2024
Festivaletteratura 2024
Come ogni anno, il settembre mantovano si apre tra le voci di scrittrici e scrittori da tutto il mondo riuniti dal festival letterario più longevo d’Italia, in più di 300 incontri in 5 giorni. In questa edizione, alle grandi piazze tinte di blu si affiancheranno aule scolastiche, piccole sale, luoghi che facilitano l’interazione: nelle forme del workshop, della lezione orizzontale, dell’officina creativa la letteratura si apre alla relazione, mette insieme pensieri, libera nuovi racconti. Parallelamente, il centro di Festivaletteratura si diffonde. Se i territori letterari e artistici esplorati sono stati sempre i più disparati, in città e fuori di essa il Festival cerca spazi per crescere e sperimentare: l’atelier di fumetto a Valletta Valsecchi, il campo di geografia creativa a Lunetta, gli spettacoli portati nei teatri della provincia, insieme ai palazzi e alle piazze del centro storico disegnano la mappa di un Festival sempre più aperto e plurale.

A modulare il programma del Festival concorreranno le voci della turca Elif Shafak, a confronto con l’epopea di Gilgamesh; del libico Hisham Matar, scrittore di diaspore affettive e identitarie; di Kapka Kassabova, instancabile narratrice di confini; di Georgi Gospodinov, tra i massimi poeti e narratori bulgari del nostro tempo; di Emmanuel Carrère, autore paradigmatico di un tempo come il nostro, in bilico tra realtà e finzione. Ad esse si aggiungeranno quelle di scrittori di razza come lo scozzese Andrew O’Hagan e di un decano della narrativa statunitense come Tobias Wolff.

Per la prima volta al Festival interverranno lo scrittore francese Jean-Baptiste Andrea vincitore del Prix Goncourt, il Premio Pulitzer 2024 Nathan Thrall, autore di uno scioccante libro inchiesta sulla quotidianità palestinese, e l'irlandese Paul Lynch, vincitore del Booker Prize 2023, capace di rivisitare in chiave distopica le derive neofasciste dell'Europa contemporanea. Attesissimi ritorni saranno quelli di Colum McCann che nell'ultimo libro affronta la vicenda di Diane Foley, madre del reporter statunitense decapitato dall'Isis, e Sorj Chalandon, leggendario reporter di Libération.

Uno spazio particolarmente rilevante sarà riservato alla letteratura sudamericana contemporanea, con le presenze del cileno Andrés Montero, del musicista e compositore Nicolás Jaar agli esordi come scrittore, di María Fernanda Ampuero, erede e reinventrice del gotico latino-americano, e di Alejandro Zambra, considerato uno dei migliori autori viventi in lingua spagnola.

Uno dei fenomeni più rilevanti della letteratura di questi ultimi anni è senz’altro è la produzione – soprattutto da parte delle donne – di opere che mescolano il memoir, il saggio e la finzione. È una scrittura ibrida che parte dal corpo e dall’esperienza personale e che prova a riconoscersi nella storia e nelle molteplici geografie del contemporaneo, trovando due tra le sue più originali interpreti in Olivia Laing e Deborah Levy, in dialogo al Festival rispettivamente con Chiara Valerio e Claudia Durastanti. Un dittico di incontri condotti da Giorgia Tolfo, che vedrà coinvolte da una parte la stessa Durastanti insieme a Maria Grazia Calandrone e dall'altra Carolina Bandinelli, cercherà di indagare questa sempre più necessaria ricerca espressiva e di condivisione, che mescola autofiction, indagine sociale e antropologica, rielaborazione di fatti di cronaca, critica letteraria e prosa poetica. Il corpo è il motore della scrittura della canadese Mona Awad, amatissima dai più giovani per i suoi romanzi dall’anima gotica. Di modelli maschili e femminili che condizionano comportamenti, relazioni, gerarchie e immaginari parleranno Francesca Manfredi e Sara Marzullo, ma anche Carolina Bandinelli e Davide Coppo, che insieme a Giulia Cuter rileggeranno le inchieste sociali condotte negli anni Sessanta dalla giornalista Gabriella Parca, mentre nell’ambito delle collane, Giulia Siviero rintraccerà alcuni dei testi che hanno ispirato le pratiche femministe degli ultimi decenni.

Tra i temi che percorrono il programma di Festivaletteratura 2024, quello dell’intricata matassa delle relazioni familiari è indubbiamente uno dei più riconoscibili. Tra genitori assenti o troppo presenti, quasi genitori o genitori che lasciano eredità complesse, l'esplorazione letteraria dei rapporti paterno e materno-filiali scavalca i confini tra fiction e non fiction e accomuna diverse generazioni di scrittori, come dimostreranno gli incontri con Alessandro Piperno, Donatella Di Pietrantonio e Paolo Valoppi, Zerocalcare e Sabrina Efionayi, Antonio Franchini e Federica Manzon, Benedetta Fallucchi e Beatrice Galluzzi. Per Francesca Melandri la storia del padre diventerà l’occasione – con Helena Janeczek – per riattraversare la storia del Novecento, mentre per Valeria Tron e Chiara Carminati per parlare di frontiere e territori interni dell’Italia. Jessa Crispin, una delle grandi voci del femminismo americano, rifletterà sul ruolo che i suoi diversi “padri” hanno avuto nell’inconsapevole interiorizzazione delle strutture di pensiero del patriarcato, mentre sul fronte narrativo saranno la scrittrice chassidica Goldie Goldbloom e l’olandese Gerbrand Bakker ad esplorare maternità “sbagliate” e paternità silenziosamente feroci.

È al rapporto sempre più ravvicinato tra realtà e finzione, talmente simbiotico da far sì che a volte la cronaca anticipi (o superi) l’immaginazione, che guarda il giallo a Festivaletteratura. Tra gli appuntamenti più attesi di questa sezione spicca senz’altro quello dedicato alle inchieste giudiziarie a Roma tra alta società e criminalità organizzata che vedrà protagonisti i giornalisti Francesca Fagnani e Gigi Riva. Alla galassia del giallo appartengono anche scrittori di avvincenti noir come il pluripremiato Joël Dicker o il napoletano Maurizio de Giovanni, autore della popolarissima saga dei Bastardi di Pizzofalcone, in dialogo al Festival con Luigi Caracciolo. A personaggi catapultati loro malgrado in un labirinto di indizi, errori e false piste sarà dedicato l’incontro con Marco Malvaldi, Samantha Bruzzone e Chiara Galeazzi, mentre per la prima volta saliranno insieme sul palco del Festival la veterana del giallo Alessia Gazzola e la celebre autrice fantasy Licia Troisi, per parlare di altre indagatrici per caso.

Nell’esperienza del lettore, la pagina scritta si trasforma in un teatro di visioni, in uno spettacolo dalle luci cangianti sul cui palcoscenico compaiono mondi lontani e vicinissimi. Gli spettacoli che a Festivaletteratura 2024 porteranno la letteratura in scena sono accomunati proprio da questo sguardo da lettori, che si perdono e si ritrovano nelle profondità di romanzi e racconti. Elogio della vita a rovescio di Daria Deflorian e Maternità di Chiara Lagani – che il Festival porterà nei teatri di Castiglione delle Stiviere e di Canneto sull’Oglio – scaturiscono dalla lettura delle opere di Han Kang e di Sheila Heti. Con I poeti selvaggi di Roberto Bolaño Igor Esposito, Daniele Russo e Massimo Cordovani proveranno a tracciare in parole e musica una mappa delle sterminate letture poetiche del grande autore cileno, così come affiorano nei suoi romanzi e nelle sue interviste; mentre un reading musicale con Peppe Servillo ispirato a Un indovino mi disse restituirà voce a Tiziano Terzani a vent’anni dalla scomparsa.

Alla lettura scenica sarà affidata anche quest’anno la riscoperta di alcuni capolavori dimenticati della letteratura per il teatro. La terza stagione degli Atti unici del Novecento – curata da Luca Scarlini e portata sul palcoscenico dagli allievi della Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino – darà spazio ai testi di Peter Handke, Maurice Maeterlinck, Thomas Bernhard, Edward Albee e Jean Cocteau, alternando commedia, dramma metafisico e teatro dell’assurdo.

Una sorta di spettacolo itinerante sarà il tour sulle tracce di Arnoldo Mondadori condotto a Ostiglia dallo stesso Luca Scarlini, a cui si uniranno - come omaggi a scrittori e protagonisti della letteratura del Novecento – l’incontro su Ottiero Ottieri e Paolo Volponi nel centenario della nascita tenuto da Giuseppe Lupo e Maria Pace Ottieri e quello dedicato all’attualità del pensiero e dell’opera di Roland Barthes che coinvolgerà Gigliola Foschi, Elio Grazioli e Gianfranco Marrone con Annarosa Buttarelli.

Per maggiori informazioni e il programma completo:
www.festivaletteratura.it