Le parole di Hurbinek
Pistoia - Giornate della Memoria
Molti gli appuntamenti tra lezioni civili, rappresentazioni teatrali e laboratori scolastici. Anteprima con Ottavia Piccolo che leggerà dei frammenti da La tregua di Primo Levi. Lezioni civili di: Edith Bruck, Riccardo Falcinelli, Mara Fazio, Maura Gancitano, Francesca Mannocchi e Domenico Scarpa. Rappresentazioni teatrali: La notte di Elie Wiesel a cura di archiviozeta, Processo a Dio di Stefano Massini in una mise en espace di Ciro Masella e Le tre notti del ’43 di e con Enrico Fink. Laboratori scolastici I a cura di Giovanni Guerrieri/I Sacchi di sabbia, Rodolfo Sacchettini e archiviozeta.
Lorenzo Zogheri, Presidente Fondazione Caript:
Giovanni Capecchi, Presidente Uniser:Credo che questo progetto, per la qualità delle sue proposte, dia lustro a Pistoia e lo sosteniamo con convinzione perché unisce all’aspetto della memoria, che pure è fondamentale, un altro aspetto che mi pare di grande rilievo. Offrire l’opportunità di approfondire la propria conoscenza dell’epocale tragedia della Shoah, infatti, significa contribuire alla formazione di una coscienza civile che è presupposto indispensabile per la convivenza e per il progresso di una comunità. Riflettere su cosa ha reso possibile un dramma senza eguali nella storia, vuol dire immettere nella nostra società anticorpi vitali che impediscano a ogni idea totalitaria di mettere radici. Mi pare molto positivo, inoltre, che le iniziative realizzate siano assai varie, consentendo così di coinvolgere un ampio pubblico, a partire dai più giovani.
Gianfranco Gagliardi, direttore generale Teatri di Pistoia:Il fatto che Pistoia promuova e proponga questa nuova iniziativa è rilevante: si tratta di una iniziativa culturale e civile, che riguarda la formazione e la riflessione sul passato e sul presente e che fa della nostra città un punto di riferimento nazionale, per un progetto ideato a curato da un docente e studioso pistoiese come Massimo Bucciantini e che si è sviluppato nel corso di alcuni mesi. È importante sottolineare che non si tratta di un evento spettacolare che si consuma nel volgere di pochi giorni, ma di un percorso che si è sviluppato nel tempo, attraverso collaborazioni tra diverse associazioni e attività svolte nelle scuole, e che ora approda ad una settimana di appuntamenti di notevole valore, tra teatro, musica, letture, lezioni, presentazioni di libri.
Per informazioni sul programma:Mi colpisce e condivido l’accento che i curatori del progetto hanno messo sulla politica della “cultura della memoria”, tema delicato e fondamentale che rafforza e travalica il valore del Giorno della Memoria. Non una ma undici giornate per questa commemorazione non solo formale, un ricco calendario di spettacoli, lezioni civili e laboratori, un percorso per riprendere e approfondire il filo del discorso. Viviamo tempi che “bruciano” ricorrenze e temi importanti, cui vengono magari dedicate giornate dell’anno come fossero impegni tra gli impegni di agende tanto fitte da diventare vuote, trattati senza efficacia, che non riescono a dire nulla soprattutto alle nuove generazioni, a chi non li ha vissuti, in cui prevale la retorica e non il tentativo di avvantaggiarsi della presa di coscienza che il passato offre alla lettura del presente. Viviamo un eterno presente o un futuro spesso immaginario perché privo di reali connessioni con quanto ci lasciamo alle spalle. La memoria, trasmessa anche dal sapere archivistico, per fare un esempio a noi caro (Teatri di Pistoia ha vari progetti aperti a questa voce) è un valore che la cultura non deve dimenticare. De Le Parole di Hurbinek apprezzo anche la costruzione di una ricca rete di collaborazioni attorno all’idea. Siamo lieti di far parte di una cordata che mira, attraverso la pluralità di profili e metodi, ad offrire al pubblico di tutte le età più angolazioni possibili.
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