Jonas Fink: il capolavoro di Vittorio Giardino

Un volume che comprende L'infanzia, L'adolescenza e l'inedito capitolo conclusivo Il libraio di Praga

Finalmente, dopo un'attesa di vent'anni, Vittorio Giardino pubblica anche in Italia (è uscito da pochissimo in Francia per Casterman) il capitolo conclusivo della saga di uno dei suoi personaggi più celebri, Jonas Fink, e Rizzoli Lizard ha ben pensato di pubblicare l'opera completa dei primi due capitoli più l'ultimo in un solo volume di 300 pagine intitolato Jonas Fink. Una vita sospesa, che comprende L'infanzia, L'adolescenza e appunto l'inedito capitolo conclusivo Il libraio di Praga.

Jonas Fink. Una vita sospesa, capolavoro del maestro Vittorio Giardino, è il racconto di formazione di un giovane praghese dal dopoguerra alla caduta del muro, attraverso il racconto della repressione comunista e del suo smantellamento che si intreccia con la storia delle vicende personali e familiari del protagonista. Questo ultimo capitolo, Il libraio di Praga, si svolge nel 1968 con la Primavera di Praga e si conclude con un epilogo ambientato nel 1990. Chiude il volume una ricca appendice di documenti, disegni, bozzetti, fotografie, ritagli di giornali e riviste d'epoca. Dall'introduzione di Vittorio Giardino a Jonas Fink. Una vita sospesa:

Nel 1994 chiudevo la prefazione con queste parole: «Forse è questo che ho tentato di fare: una storia dall’altra parte della frontiera. Quando la frontiera esisteva ancora». Rileggendo oggi quelle parole mi rendo conto di quanto mi sia sbagliato. Il mio ingenuo ottimismo di quegli anni mi faceva immaginare un futuro in cui, uno dopo l’altro, tutti i Muri sarebbero caduti e tutti i Confini sarebbero scomparsi. Sembra che non sia andata proprio così…
Da anni soffro di una leggera forma di claustrofobia; con l’età è diminuita ma non è scomparsa del tutto. Essere chiuso fra stretti muri mi provoca crisi d’ansia e difficoltà di respiro. Vedo che oggi i muri si stanno moltiplicando e che il vento di speranza di tanti anni fa ha smesso di soffiare. Confesso di essere un po’ preoccupato, eppure voglio chiudere queste righe con un augurio. L’augurio che un giorno, magari prima che passino altri venticinque anni, i fatti mi smentiscano ancora una volta e i Muri, che adesso vedo crescere così pericolosamente, siano tutti abbattuti. Allora, finalmente, potrò respirare meglio.

 
Vittorio Giardino, nato a Bologna nel 1964 è uno dei più importanti fumettisti italiani. Dopo aver avviato una brillante carriera come ingegnere, decide a un certo punto di lasciare tutto per dedicarsi interamente al disegno. Comincia quindi a lavorare a tempo pieno ai fumetti negli anni '70, occupandosi spesso di storia europea: dal nazismo alla guerra civile spagnola, dal regime comunista fino alla destalinizzazione. Giardino ha pubblicato le sue storie in diciotto paesi, prevalentemente in Italia e in Francia, ed è stato tradotto in quattordici lingue. Ricordiamo tra le sue opere la saga dedicata a Sam Pezzo (dal 1979 al 1983), le pubblicazioni su Max Friedman (con diverse pause dal 1982 al 2008), e il fumetto erotico Little Ego, omaggio al leggendario pioniere del fumetto Windsor McCay.

Per gentile concessione dell'editore Rizzoli Lizard pubblichiamo alcune delle spendide tavole di Jonas Fink. Una vita sospesa.