Scheletri

Il romanzo a fumetti di Zerocalcare

Scheletri, pubblicato come sempre con grande cura da Bao Publishing, è l'eccellente lavoro a fumetti di Zerocalcare, che conferma la straordinaria abilità narrativa grazie alla quale nel 2015 (per il graphic novel Dimentica il mio nome) è stato candidato al Premio Strega e ha vinto come Libro dell’anno per la trasmissione Fahrenheit di Radio 3 Rai. Michele Rech riesce infatti ancora una volta a raccontare, attraverso strumenti narrativi apparentemente leggeri una storia tutt’altro che semplice, che anzi va in profondità su diversi temi complessi tra cui la terribile voragine interiore innescata e alimentata dal mentire sugli esami sostenuti all’università, le conseguenze di giudicare a priori persone e situazioni di cui non sappiamo abbastanza, e non ultimo crescere in periferia a ridosso di contesti criminali col rischio costante di esserne coinvolti.

Io ci credo al libero arbitrio, al fatto che le persone scelgono chi essere. Ma non è come scegliere dal menu di un ristorante. A volte per fare questa scelta devi lottare fino a strapparti via la pelle e le unghie. Per levare i mostri che ci hanno fatto il nido da sempre. E fino a oggi, che ho 37 anni... non ho mai più sentito delle mura così impregnate di mostri, come in quei 50 metri quadri - Zerocalcare, Scheletri


Nel libro troviamo un Zerocalcare diciottenne, che oltre destreggiarsi con il primo anno di università inizia a fare i suoi primi passi nel mondo del fumetto professionale, affiancato dal fido Armadillo e circondato da diversi amici tutti molto diversi tra loro, tra cui un nuovo personaggio, un misterioso ragazzino di 16 anni conosciuto in metropolitana di nome Arloc. Da questo incontro si scatenano una serie di vicende sempre più inquietanti e con risvolti addirittura “efferati”, termine usato proprio da Zerocalcare per descrivere questa nuova storia. L’epilogo, ambientato molti anni dopo, sarà rivelatore e risolutivo delle molte trame che formano l'intreccio, ma è anche un’occasione per un bilancio sui rapporti tra il protagonista e i suoi amici, con sviluppi per niente scontati e anzi illuminanti, che grazie alla rara onestà intellettuale che contraddistingue da sempre un autore che del mettersi in discussione ha fatto un'arte, portano anche il lettore a farsi domande importanti, disinnescandone quasi magicamente le ansie più nascoste, le paure di deludere gli altri, di fallire, che spesso generano e nutrono mostri che altrimenti non avrebbero su di noi alcun potere, o che in certi casi non esisterebbero neppure. Non stupisce dunque che Zerocalcare sia tanto amato, non solo perché è un bravissimo autore e disegnatore di fumetti, ma perché ha stabilito fin da subito un patto di verità e di rispetto profondo con i suoi lettori, che a 10 anni dal suo primo libro continua a rinnovarsi con immutata sincerità, energia creativa e potenza narrativa.

Per gentile concessione dell’editore Bao Publishing pubblichiamo alcune tavole tratte da Scheletri. La copertina del libro è colorata da Alberto Madrigal.


Zerocalcare è nato ad Arezzo il 12 dicembre 1983. Dopo aver vissuto in Francia, si trasferisce a Rebibbia (Roma), quartiere cui l’autore è molto legato. Da sempre molto attivo nel mondo dei centri sociali, nel 2011 realizza il suo primo libro a fumetti, La profezia dell’armadillo. Nel 2012 pubblica il suo secondo libro, Un polpo alla gola, in cui per la prima volta si cimenta con un racconto di ampio respiro. Nel 2013 esce Ogni maledetto lunedì su due, raccolta delle storie del blog. Dello stesso anno è Dodici, racconto di genere apocalisse-zombi, una non troppo velata dichiarazione d’amore verso il proprio quartiere, Rebibbia. Nel 2014 viene pubblicato Dimentica il mio nome, che nel 2015 viene candidato al Premio Strega. Dopo essere arrivato nella dozzina dei finalisti, il libro si aggiudica il secondo posto nella sezione “Giovani”. Nello stesso anno, ottiene il riconoscimento “Libro dell’anno” della trasmissione Fahrenheit di Radio 3 Rai. Prima dell’uscita della seconda raccolta del blog, L’elenco telefonico degli accolli, a inizio 2015, sulla rivista Internazionale, Zerocalcare pubblica un reportage a fumetti intitolato Kobane Calling, in cui racconta la propria esperienza sul confine turco-siriano in supporto al popolo curdo. Il reportage, arricchito da una seconda parte inedita, è diventato un libro nel 2016, arrivato a vendere oltre 120.000 copie, vincendo il Premio Micheluzzi 2017 come Miglior Libro e che è stato tradotto in otto lingue.
Il 2017 è l’anno della Artist Edition de La Profezia dell’Armadillo, titolo che ha ispirato l’omonimo film diretto da Emanuele Scaringi presentato nel 2018 alla 75esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Sempre nello stesso anno, Zerocalcare realizza l’opera in due volumi Macerie Prime. Nel 2018 gli viene dedicata la mostra Scavare Fossati – Nutrire coccodrilli, esposta al MAXXI di Roma. Il 2019 è l’anno de La scuola di pizze in faccia del professor Calcare, volume che raccoglie alcune delle storie realizzate dall’autore sul proprio blog e per testate quali Wired, Best Movie, La Repubblica e L’Espresso e arricchito da una storia inedita. Nel 2020 esce Kobane Calling Oggi, edizione definitiva del best seller di Zerocalcare, che comprende una nuova copertina, risguardi geografici aggiornati, una nuova introduzione dell’autore e la storia su Lorenzo “Orso” Orsetti pubblicata originariamente su Internazionale nel luglio del 2019.