Semyon Bychkov dirige Brahms

Concerto in la minore op. 102 per violino, violoncello e orchestra

Ultima composizione sinfonica di Brahms, il Concerto per violino, violoncello e orchestra - concerto doppio, non così comune - prese forma nel 1887 come omaggio all’arte di due amici, il violinista Joseph Joachim e il violoncellista Robert Hausmann: una risurrezione tardiva del genere “concertante”, che moltiplica il solista usuale del concerto.
Ne erano stati fulgidi esempi la Sinfonia KV 364 per violino e viola di Mozart, un celebre Concerto per due violini di Ludwig Spohr e il Triplo Concerto di Beethoven,
che include pianoforte, violino e violoncello.
La prima esecuzione, avvenuta il 18 ottobre 1887 a Lipsia, ebbe nel pubblico un ascoltatore d’eccezione, Petr Il’ič Čajkovskij, che tuttavia non se ne mostrò particolarmente colpito: dal suo punto di vista, con buon diritto, perche il Doppio concerto op. 102 è esemplare dello stile rarefatto dell’ultima stagione creativa di Brahms, con un radicalismo che al primo ascolto poteva lasciare scettici, visti soprattutto i larghi momenti dedicati ai due strumenti solisti, impegnati in cadenze e assoli meditativi, quasi speculativi, in virtù di quello che per Brahms era esplorazione non soltanto della forma concertante, ma dello strumento stesso. Tanto che proprio l’autore definì l’opera “la mia folle, ultima composizione”.
I solisti sono i fratelli Renaud Capuçon, violino, e Gautier Capuçon, violoncello.