Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart

Opera buffa in quattro atti su libretto di Lorenzo Da Ponte

Orchestra e Coro del Teatro dell'Opera di Roma
Seconda tappa del percorso intrapreso dal regista britannico Graham Vick con il Teatro dell’Opera di Roma sulla trilogia concepita dal binomio Mozart - Da Ponte, dopo Così fan tutte (gennaio 2017) e prima del Don Giovanni (autunno 2019). L’allestimento pone al centro della scena un enorme elefante, simbolo (secondo l’espressione idiomatica inglese Elephant in the Room) di qualcosa che è sotto gli occhi di tutti ma che ci si ostina a non voler vedere, o di cui si preferisce non parlare. Di cosa si tratta in questo caso? Al tempo de La Folle Journée ou le Mariage de Figaro (1778), testo teatrale di Beaumarchais da cui fu tratto il libretto di Da Ponte, furono certamente i contenuti anti-aristocratici e la critica ai privilegi nobiliari ad attrarre gli strali della censura, che ne permise la rappresentazione pubblica solamente nel 1784 e la trasposizione operistica mozartiana nel 1786, ormai a ridosso della Rivoluzione Francese.

E nella sua lettura ovviamente attualizzata, Vick sembra voler stigmatizzare le odierne persistenti disparità tra uomo e donna, gli squilibri sempre più accentuati tra le classi sociali e il dominio incontrastato del dio denaro in ogni contesto. In una parola: il potere, ed il suo esercizio nei vari livelli di relazioni umane.

Ma chi preferisce continuare a non vedere l’elefante, nonostante la sua zampona minacci di schiacciare personaggi e spettatori… può comunque concentrarsi sul capolavoro mozartiano e godersi le arie e gli intrighi di questa folle giornata.


Personaggi ed interpreti
Conte di Almaviva: Andrey Zhilkhovsky
Contessa di Almaviva: Federica Lombardi
Susanna: Elena Sancho Pereg
Figaro: Vito Priante
Cherubino: Miriam Albano
Marcellina: Patrizia Biccirè
Don Bartolo: Emanuele Cordaro
Don Basilio: Andrea Giovannini
Don Curzio: Murat Can Güvem
Barbarina: Daniela Cappiello
Antonio: Graziano Dallavalle


Direttore: Stefano Montanari
Regia: Graham Vick
Maestro del coro: Roberto Gabbiani
Scene e costumi: Samal Blak
Coreografia: Ron Howell
Luci: Giuseppe di Iorio
Regia televisiva: Barbara Napolitano