James Conlon
Mozart – Mahler
Auditorium Rai “Arturo Toscanini di Torino”
Stagione sinfonica 2018 – 2019
Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 34 in do maggiore KV 338
Gustav Mahler Sinfonia n. 1 in re maggiore Titano
Gustav Mahler
Sinfonia n. 1 in re maggiore Titano
Dodici anni di cambiamenti d’intenzione, incertezze, ripensamenti, modifiche di struttura, interventi più o meno profondi sul testo musicale. Alla sua prima sinfonia Mahler cominciò a lavorare nel 1884, a ventiquattro anni. Nel 1888 pensò di aver finito: cinque movimenti (come nella Fantastica di Hector Berlioz, capostipite e simbolo della sinfonia “a programma”) raggruppati in due parti, e un organico abbastanza contenuto. “È tutto molto bello e grande”, commentò soddisfatto. La eseguì per la prima volta il 20 novembre 1889 a Budapest, presentandola come Poema sinfonico in due parti, e prendendosi un bel po’ di fischi. Ci riprovò nel 1893 ad Amburgo con un nuovo titolo, Titan – Un poema sinfonico in forma di sinfonia, e un programma dettagliato: “Prima parte: Dai giorni della giovinezza. 1) Primavera infinita (Introduzione e allegro comodo). L’introduzione descrive il risveglio della natura dal lungo sonno invernale. 2) Blumine (Andante). 3) A gonfie vele (Scherzo). Seconda parte: Comoedia humana. 4) Marcia funebre alla maniera di Callot. Lo stimolo esterno è giunto all’autore dal quadro parodistico noto a ogni bambino austriaco intitolato l funerali del cacciatore, tratto da un vecchio libro di racconti di fate.
Stagione sinfonica 2018 – 2019
Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 34 in do maggiore KV 338
Gustav Mahler Sinfonia n. 1 in re maggiore Titano
Gustav Mahler
Sinfonia n. 1 in re maggiore Titano
Dodici anni di cambiamenti d’intenzione, incertezze, ripensamenti, modifiche di struttura, interventi più o meno profondi sul testo musicale. Alla sua prima sinfonia Mahler cominciò a lavorare nel 1884, a ventiquattro anni. Nel 1888 pensò di aver finito: cinque movimenti (come nella Fantastica di Hector Berlioz, capostipite e simbolo della sinfonia “a programma”) raggruppati in due parti, e un organico abbastanza contenuto. “È tutto molto bello e grande”, commentò soddisfatto. La eseguì per la prima volta il 20 novembre 1889 a Budapest, presentandola come Poema sinfonico in due parti, e prendendosi un bel po’ di fischi. Ci riprovò nel 1893 ad Amburgo con un nuovo titolo, Titan – Un poema sinfonico in forma di sinfonia, e un programma dettagliato: “Prima parte: Dai giorni della giovinezza. 1) Primavera infinita (Introduzione e allegro comodo). L’introduzione descrive il risveglio della natura dal lungo sonno invernale. 2) Blumine (Andante). 3) A gonfie vele (Scherzo). Seconda parte: Comoedia humana. 4) Marcia funebre alla maniera di Callot. Lo stimolo esterno è giunto all’autore dal quadro parodistico noto a ogni bambino austriaco intitolato l funerali del cacciatore, tratto da un vecchio libro di racconti di fate.