Experimentum Mundi

Experimentum Mundi

L'opera più famosa e importante di Giorgio Battistelli

Experimentum Mundi
È l’opera più famosa e importante di Giorgio Battistelli. Scritta nel 1981, su libretto del compositore liberamente tratto dall’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert, questa “sinfonia artigianale” è una curiosa e innovativa espressione di teatro ritmico, in cui si incontrano il mondo della musica e quello del lavoro, nel quadro estetico che ormai considera il rumore a pieno diritto un elemento musicale sostanziale, non più accidentale.
La genesi di Experimentum Mundi è singolare, racconta l’autore: «Mi trovavo nella piazza del mio paese, Albano Laziale, e sentivo da lontano i suoni del lavoro di un calzolaio, la pulsazione del battere sulle suole, sul cuoio. Mi resi conto che non era possibile trascrivere fedelmente il ritmo di questo lavoro, facendolo suonare a musicisti “veri”. Ma tutto risultava troppo preciso e innaturale e così chiamai a raccolta gli artigiani del paese, tra bottai, ciabattini, muratori, pasticceri, fabbri ecc, mettendoli tutti insieme in un gruppo che avrebbe dovuto “suonare” i propri strumenti di lavoro, al contempo esercitando il mestiere». 

L’opera di musica immaginistica per un attore, cinque voci femminili, un percussionista e sedici artigiani si impone come un unicum nella storia della musica: al gesto del direttore obbedisce un gesto del lavoro grazie al quale, nell’arco di cinquanta minuti, gli artigiani realizzano un manufatto.

Battistelli trascrive ritmicamente in partitura il gesto dell’artigiano che diventa orchestrale a tutti gli effetti, con la differenza che in mano, invece del violino ha un martello. Nel dirigere il lavoro, allora accade che in Experimentum Mundi la musica si concretizzi in un oggetto tangibile. Alla fine dell’esecuzione avremo pronti un muretto, una torta, una scarpa, un breve tratto di selciato, una botte e così via. «La cosa che mi sta più a cuore – precisa Battistelli – è che grazie a un’operazione del genere, cade la barriera, tipica del teatro musicale, che esiste da artisti e pubblico: un pezzo di villaggio è sul palcoscenico non facendo altro che il proprio lavoro.