Renzo Arbore. La canzone napoletana oggi

Ll' arte d' 'o sole

Renzo Arbore, intervistao in occasione della presentazione a Napoli del programma Ll’ arte d’ ‘o sole, fa un confronto tra la grande tradizione della canzone napoletana del passato e quella contemporanea.

Un viaggio nel mondo lungo ventotto anni, in compagnia della musica e della canzone napoletana classica: dal Madison Square Garden alla Piazza Rossa, dai teatri cinesi all’Australia. È quello percorso da Renzo Arbore con la sua Orchestra Italiana e raccontato da “Ll’arte d’ ‘o sole”, il programma firmato dallo stesso Arbore e Gino Aveta, con la consulenza di Adriano Fabi e la regia di Barbara Napolitano, in onda dal 12 giugno per tre mercoledì alle 21.15 su Rai5.
“Il programma – dice Arbore – è una ‘summa’ del mio amore per la canzone napoletana e per la sua cultura, oltre che un omaggio a tutti gli anni dell’Orchestra Italiana. Anni nei quali abbiamo veramente fatto cantare tutto il mondo e che ci hanno lasciato ricordi indimenticabili come quello di Ray Charles che canta con l’Orchestra al Madison Square Garden di New York e che riserva ai mandolinisti un meraviglioso “I love You”. E poi ho visto avverarsi il mio sogno musicale: cantare con Tony Bennett”.
Era il 1991 l’anno in cui nasceva “L’Orchestra Italiana” con 15 grandi solisti (chitarre, mandolini, fisarmonica, pianoforte, tamburi, tamburelli e voci) e un repertorio da portare in giro per il mondo per promuovere la musica napoletana più internazionalmente conosciuta e rappresentare all’estero l’immagine dell’Italia. Una missione di cui “Ll’arte d’ ‘o sole” scandisce le tappe, tra aneddoti e ricordi che Arbore condivide con l’attore Maurizio Casagrande nello stesso studio del Centro di Produzione Tv Rai di Napoli che ospitò il successo di “Guarda stupisci” su Rai2, con le scenografie firmate da Cappellini e Licheri.
Ma la prima protagonista resta la canzone napoletana, tra note di ieri e di oggi e grandi classici, eseguiti dallo stesso Arbore e dall’Orchestra Italiana.