Bill Laswell

La musica tra matematica e sentimento

Bill Laswell e` una delle personalita` piu` importanti della fine del ventesimo secolo. La sua attivita` si estende dal rock al funk, dal jazz al dub, dall'elettronica all'hip hop. Prendendo lo spunto dal suo maestro Brian Eno, Laswell ha interpretato la musica in senso psicologico e non edonistico e ha trasformato la sua carriera in una ricerca ossessiva della matematica dei generi. 

L’originalità è fondamentale. Raggiungerla è per me qualcosa di intuitivo e misterioso. 


Nato a Salem nel 1955, inizia dapprima a suonare la chitarra per poi passare al basso.

Trasferitosi a New York nel 1979 crea con Daevid Allen il gruppo di ispirazione punk New York Gong, arrivando alla pubblicazione dell'album About Time, un disco che fonde le atmosfere degli storici Gong con quelle della new wave. Poco dopo Allen lascia il gruppo, che continua l'attività con il nome Material. Lo stile diventa ancor più sperimentale: una convergenza di esperimenti sonori in cui convergono elementi funk, jazz, noise, worldbeat e musica elettronica. Il disco di debutto s’intitola Temporary Music.

Accanto ai Material, Laswell si dedica anche a una carriera solista, uscendo con Baselines nel 1983, un album di jazz sperimentale che risente dell’etno-funk di David Byrne e vede la partecipazione di Fred Frith

Nello stesso anno Laswell collabora con i Golden Palominos, supergruppo nato attorno alla figura del batterrista e compositore Anton Fier. La prima formazione che pubblica l'album d'esordio comprendeva Bill Laswell al basso, John Zorn al sax e Fred Frith alla chitarra e violino. Il loro stile iniziale, ispirato dai Material e dalla no wave, comprendeva molti elementi: ritmi funk, minimalismo, tribalismi africani e cacofonie. Già dalla seconda prova la formazione subisce un radicale cambiamento: Fier e Laswell rimangono gli unici membri fissi assieme al chitarrista Nicky Skopelitis. L'artista lascerà anche questo gruppo per poi ritornarvi nel 1993 per un altro disco, This is How it Feels

Il mio strumento è un attrezzo, un oggetto per costruire e decostruire... per esprimere idee, possibilità, luci e ombre... per scatenare la pioggia … L'arte non è uno specchio, è un martello.

1984, l’anno della svolta. Laswell collabora con il musicista jazz Herbie Hancock producendo prima con il brano Rockit e poi l’album Sound-System, che vince un Grammy. Quel crossover tra funk, jazz e hip-hop postmoderno diventerà il suo marchio di fabbrica. Laswell diventa uno dei musicisti più richiesti e suona con artisti come Mick Jagger, Peter Gabriel e Laurie Anderson

Nel 1986 entra a far parte del gruppo Last Exit  di Sonny Sharrock, Peter Brotzmann e Ronald Shannon Jackson. Due anni dopo pubblica un altro LP solista, Hear No Evil, un’opera opera di new age esotica che si avvale del violinista L. Shankar, del percussionista Zakir Hussain e del chitarrista Nicky Skopelitis. Laswell vi conia una forma di jam strumentale che ricorre all'improvvisazione soltanto localmente, in quanto la struttura del brano è predefinita in maniera geometrica. 

Nel 1989, dopo un periodo di silenzio, viene rispolverato il progetto Material. L’album Seven Souls accentua le stravaganti tecniche di produzione di Laswell, utilizzando la tecnica del "cut up" di William Burroughs.

Tutte le forme di creatività sono strettamente connesse. La pittura, la scrittura, la cinematografia sono in grado di 'risuonare', di produrre delle vibrazioni che creano suggestioni. La musica può produrre immagini, forme, strutture, simulare delle trasformazioni, delle allucinazioni, perfino. Il suono è l'ultima droga. 

Nel 1990 il musicista fonda una propria etichetta, la Axiom, per esplorare i suoi interessi verso sonorità nuove della techno e dell’ambient. In questi stessi anni continua ad affiancare l’attività del musicista con quella del produttore, curando collaborazioni con Dub Syndicate, Pete Namlook e DJ Spooky

Tra il 1995 e il 1997 opera nel gruppo jazz fusion Arcana. Nel 1999 fonda con Zakir Hussain i Tabla Beat Science.

Pubblica dischi sotto svariati pseudonimi: Automaton, The Colonel, Divination, Jazzonia, Rasa, Sacred System, Valis. Ha un'intensa attività di produttore. Tra i molti, ha curato dischi dei Ramones, di Iggy Pop e collaborato con Brian Eno, Manu Dibango, Almamegretta, Gaudi.

Dal 2010 gestisce la sua etichetta, la M.O.D. Technologies, evoluzione della Axiom, sempre con base a New York.  

Tutti i gruppi a cui ho partecipato hanno rappresentato epserienze molto diverse tra loro. I progetti solisti sono una dimensione ulteriore, molto più personale. Sento di non averne fatti tanti quanto avrei voluto.