Luciano Pavarotti: una vita spesa bene

Il 6 settembre 2007 ci lasciava il grande tenore

Il primo riconoscimento lo ottiene nel 1961, nel Concorso Internazionale Achille Peri. L’ultimo non è ancora arrivato: perché, a dodici anni dalla morte, milioni di appassionati, in tutto il mondo, continuano ad ascoltare e amare Luciano Pavarotti e a tributargli gli onori meritati, come se fosse ancora vivo. Potere del fenomeno mediatico che è stato in vita? Potere di un’estensione vocale straordinaria, dal fraseggio chiaro e dal timbro limpido, e della padronanza tecnica su di essa. Una voce inconfondibile, insomma, che lo ha posto tra i dieci migliori tenori del XX secolo. Inconfondibile come la sua figura, il carisma, l’umanità, attuata anche attraverso il forte impegno nel sociale.

Penso che una vita per la musica sia una vita spesa bene ed è a questo che mi sono dedicato
Luciano Pavarotti

Figlio di un corista dilettante, Luciano Pavarotti comincia ad ascoltare, e poi a studiare, il bel canto da giovanissimo. A ventisei anni (era nato nel 1935) il primo ruolo importante: Rodolfo, ne La bohème di Giacomo Puccini, al Teatro Municipale di Reggio Emilia. Un personaggio, quello del poeta innamorato di Mimì (“Che gelida manina”) nel quale il cantante, per sua stessa ammissione, si immedesimerà per tutta la carriera.

La partitura è una cosa, il canto è un'altra. Ciò che serve è avere la musica in testa e cantare con il corpo
Luciano Pavarotti

Sarà ancora il ruolo di Rodolfo a donargli, dopo quella nazionale, anche la fama internazionale. La vetta del successo mondiale la raggiunge, però, con La Fille du Régiment di Gaetano Donizetti, il 17 febbraio 1972, al Metropolitan Opera House di New York. Pavarotti interpreta Tonio e durante l’esecuzione dell’aria “Ah, mes amis” emette nove Do acuti. Il pubblico lo chiama al sipario per diciassette volte.

Quando Pavarotti canta, il sole si alza sul mondo
Carlos Kleiber, Direttore d’orchestra

Un primato mai superato, né raggiunto, da alcun artista. Il resto è noto: la fama transoceanica, l’incarnazione stessa, a livello planetario, del cantante lirico e, va ricordato, secondo un sondaggio degli anni ’90, dell’italiano.
Dopo tanti successi, dopo tante battaglie vinte, una, l’ultima, persa. Quella contro la malattia, che lo conduce alla morte il 6 settembre 2007.

Il video ripropone una puntata di Unici (il programma musicale di Rai 2 che racconta i personaggi che hanno lasciato una traccia indelebile nello spettacolo), dedicata a Luciano Pavarotti e trasmessa nel 2018