Fred Bongusto

Fred Bongusto

Un ricordo del crooner italiano

Fred Bongusto
La sua voce calda e sensuale lo rese popolarissimo negli anni Sessanta e Settanta come cantante confidenziale (insieme a nomi come Nicola Arigliano, Teddy Reno, Johnny Dorelli e all'amico Peppino di Capri) mutuando la lezione di Frank Sinatra. Fred Bongusto,  all'anagrafe Alfredo Antonio Carlo Buongusto da Campobasso, si è spento a 84 anni nella sua casa di Roma dopo una lunga malattia. 

È stato un artista affascinante, un cantante moderno, con un suo particolarissimo timbro vocale. Aveva anticipato i tempi con quel suo modo di comunicare utilizzando molto la voce, come accade oggi

dice Mogol, che per Bongusto aveva scritto due brani, Il nostro amor segreto e Chi ci sarà dopo di te.

Già da studente, il crooner nostrano si fa notare per le sue sue doti musicali, suona in vari complessi locali fino a entrare nel 1960 I 4 Loris nel ruolo di voce solista. 

Gioca anche a calcio, mostrando buone qualità; il suo sport preferito diventa però il tennis, disciplina nella quale si è farà apprezzare raggiungendo un buon livello agonistico. 

Il successo discografico arriva grazie all'amicizia col compositore Ghigo Agosti, che gli scrive il brano Bella bellissima, inciso su 45 giri nel 1962 e accompagnato sul lato B da Doce doce, cantata in napoletano. Il disco, fortunatissimo, si rivela un formidabile trampolino di lancio per il mondo dello spettacolo. 

Nel 1964 arriva la consacrazione popolare con Una rotonda sul mare, il maggior successo della discografia di Bongusto. Tra gli altri suoi brani più noti figurano: Malaga (ripresa anche da Joao Gilberto che l'ha definita "una canzone perfetta"), Spaghetti a Detroit, Amore fermati, Tre settimane da raccontare e Prima c'eri tu, che nel 1966 vince Un disco per l'estate

Nel 1973 incide il brano di Stevie Wonder Superstition adottando lo pseudonimo di Fred Goodtaste, ovvia traduzione inglese del proprio nome e cognome.

Tra il 1976 e il 1977 incide altri due successi estivi che rimarranno negli anni: La mia estate con te e Balliamo, che sarà poi tradotta in spagnolo e diverrà una hit anche in Sud America grazie all'interpretazione di Manolo Otero. 

Oltre ad aver partecipato a un paio di film musicali nella prima metà degli anni Sessanta (Obiettivo ragazze, Questi pazzi, pazzi italiani), Bongusto è stato anche arrangiatore di colonne sonore. Ne ha curate una trentina per film di successo come Il tigre di Dino Risi, Malizia e Peccato veniale di Salvatore Samperi, Venga a prendere il caffè da noi e La cicala di Alberto Lattuada. 

Nel 1979 Bongusto è vittima di uno spiacevole fatto di cronaca: in sua assenza, due terroristi armati (rivelatisi successivamente essere Cristiano Fioravanti e Alessandro Alibrandi) si introducono nella sua abitazione spacciandosi per fattorini e, dopo aver legato, imbavagliato e malmenato le due donne presenti (la moglie Gabriella Palazzoli e la loro governante), portano via dalla casa denaro, gioielli e il disco d'oro di Bongusto, per un valore di diverse centinaia di milioni. 

In seguito trascorre buona parte del suo tempo ad Ischia, un'isola in cui ha dichiarato di aver trovato l'ispirazione per alcune tra le sue canzoni più belle e con la quale ha sviluppato un legame profondo. Negli anni ha stabilito una sorta di buen retiro nel borgo marinaro di Sant'Angelo. 

Seppur con minore visibilità, Fred Bongusto continua a fare musica per tutti gli anni Ottanta e Novanta e mantiene immutato il contatto con il Sudamerica, in particolare col Brasile. È intenso il suo rapporto con artisti come Toquinho (anche lui di origini molisane) e Vinicius de Moraes

Nell'89 partecipa al festival di Sanremo con Scusa, poi comincia a diradadare la sua attività.

Il 26 maggio 2007 viene insignito dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi dell'onorificenza di Commendatore ordine al merito della Repubblica italiana.