Il teatro d'opera in Tv

Dal furore all'amore

La TV non è da meno della radio nell’attirare su di sé le ire del mondo della lirica. Premesse ed esordi del melodramma in televisione sono costellati di scontri, anche assai aspri. Fin dal 1954, suo anno di nascita, la Rai aspira a realizzare e trasmettere l’opera da studio e interpella a questo proposito Maria Callas. Luchino Visconti va su tutte le furie, dissuade la Divina, ma non riesce a fermare la macchina televisiva: il 26 dicembre di quello stesso anno, la Rai trasmette in diretta una Traviata, interpretata, però, da Rosanna Carteri. Come commedia (sofisticata, s’intende) comanda, inizia così, con un conflitto, ogni storia, che, poi, volgerà all’amore: in questo caso quello tra la televisione e il melodramma, ma, più in particolare, tra la Rai e il Teatro alla Scala. Una storia mai finita, lunga oltre sessant’anni.

La Scala era un tempio e, quindi, c’era una certa sacralità dell’ambiente. Bisognava, anche per l’ambientazione tecnica televisiva, avere un certo rispetto per il contesto.
Mario Lanfranchi, regista televisivo

 

Il video proposto è tratto da Scala - Rai, il futuro della tradizione, di Felice Cappa (Italia, 2018).