Pearl Jam

Gli ultimi eroi del grunge

Il nuovo album dei Pearl Jam – intitolato Gigaton – è uscito il 27 marzo 2020, a sette anni di distanza dall'ultima prova, Lightning Bolt (che usciva nel 2013). Il primo singolo estratto è Dance Of The Clairvoyants, disponibile in streaming dal 22 gennaio 2020, mentre il secondo (Superblood Wolfmoon) è stato pubblicato il 18 febbraio 2020. Il terzo estratto, Quick Escape, è stato reso disponibile da mercoledì 25 marzo. Echi di Who e Led Zeppelin com'è tipico del sound del gruppo, ma anche un occhio alle possibilità delle nuove tecnologie. Sospeso a causa della pandemia il tour mondiale che sarebbe dovuto partire in primavera, i Pearl Jam hanno infatti deciso di trasformare l'esperienza in un lungo videoalbum in 4K, intitolato Gigaton Visual Experience, disponibile in streaming.

Assieme a Nirvana, Soundgarden, Alice In Chains e Mudhoney sono stati i maggiori esponenti del Seattle sound. Storia dei Pearl Jam, degli anni 90, del grunge

Estate 1984, primi fermenti grunge.  A Seattle Jeff Ament e Stone Gossard fondano i Green River insieme a due altre figure importanti del movimento, Mark Arm e Steve Turner (che in seguito daranno origine ai Mudhoney). Le due coppie scoppiano quasi subito, giusto il tempo di qualche registrazione e di un tour come gruppo spalla dei Dead Kennedys.

Nel gennaio 1988 Gossard e Ament ci riprovano con i Mother Love Bone. Alla voce stavolta c'è Andrew Wood. I due anni successivi sono fruttiferi: un album (Apple), un tour, un contratto con una major (la Polygram). Ma Wood, dipendente dall'eroina, muore per un'overdose nel marzo del '90 e il gruppo si scioglie. Ament e Gossard si perdono di vista.

Si ritroveranno l'anno successivo grazie al chitarrista Mike McCready che, transfugo dagli Shadow, sta cercando di mettere su una nuova band. Jack Irons, ex batterista dei Red Hot Chili Peppers, consiglia un cantante, un suo vecchio amico, un certo Eddie Vedder, all'epoca benzinaio a San Diego e cantante di un gruppo chiamato Bad Radio. Il primo nucleo dei Pearl Jam è nato.

Si esibiscono per la prima volta a Seattle nell'ottobre del '90 sotto il nome di Mookie Blaylock, in onore dell'omonimo giocatore dell'NBA. Il gruppo viene presto notato dalla Epic Records, che li assolda facendo loro cambiare nome per motivi commerciali. In una delle prime interviste promozionali della band, nel marzo del '91, Eddie Vedder dichiarò che il nome Pearl Jam derivava dal nome della nonna, Pearl, sposata con un nativo americano che conosceva la ricetta per una marmellata (in inglese jam) fatta con peyote.

Nel frattempo Chris Cornell e Matt Cameron dei Soundgarden stanno preparando dei pezzi in memoria dell'amico scomparso Andrew Wood.  A conferma dell'unitarietà della scena musicale di Seattle, si uniscono al progetto Temple of the Dog Down anche Ament, Gossard e McCready. A trainare l'album omonimo c'è il singolo Hunger Strike, ormai considerato un prototipo del suono grunge, in cui Cornell e Vedder cantano insieme. 

Ten è stato un grosso album. Prima di lui ricordo che il numero magico nelle vendite era 40.000. Così la casa discografica ti permetteva di farne un altro. Non so che cifra abbia raggiunto Ten col tempo, so che molte persone conoscono le canzoni. È strano parlarne… come parlare del liceo. Lo vivi ma non vuoi necessariamente rivedere le foto del periodo.

Eddie Vedder

Nel marzo 1991 i Pearl Jam realizzano la  colonna sonora del film di Cameron Crowe, Singles, a cui partecipano interpretando la band Citizen Dick. Poi entrano nei London Bridge Studios di Seattle per registrare il loro album di debutto, Ten.  

L'album, a differenza della maggior parte di quelli degli altri gruppi grunge (che hanno reso celebre l'etichetta indipendente Sub Pop) esce per una major, la Epic, e si contraddistingue subito per un impronta più classica, affine al rock degli anni 70 (laddove invece gruppi come Nirvana e Alice in Chains, caratterizzati rispettivamente da profonde influenze punk e metal, definiscono le altre due vie di riferimento del movimento). 

I debiti musicali di Ten sono quasi una dichiarazione di intenti: c'è il drumming pesante di John Bonham, gli assoli di chitarra di Hendrix, la voce sofferta di Jim Morrson, le cavalcate elettriche di Neil Young  (considerato un autore grunge ante litteram). Su tutto - anche sui brani più aggressivi come Once, Even Flow o Why Go - l'atmosfera malinconica e disillusa, a volte quasi depressa, tipica della poetica grunge.

L'album ebbe un successo clamoroso e finì col rimanere in classifica per oltre due anni, ottenendo dodici dischi di platino e divenendo uno dei dischi maggiormente venduti album venduti nella storia del rock. 

La popolarità dei Pearl Jam aumentò in gran misura, investendo soprattutto il frontman Vedder. Il gruppo ricevette quattro premi agli MTV Video Music Awards del 1993 per Jeremy, come "Video of the Year", "Best Group Video", "Best Rock Video", "Best Direction in a Video". 

Non mancarono le polemiche: Kurt Cobain attaccò duramente il gruppo, dichiarando che la band si era venduta al successo. In seguito il leader dei Nirvana si riappacificò con Eddie Vedder e i due continuarono un rapporto di sana rivalità e amicizia.

Nel frattempo Stone Gossard apre un progetto parallelo e forma i Brad insieme a Shawn Smith, Reagan Hagar e Jeremy Tobak. I Brad incidono in una sola settimana l'album Shame, che esce con l'etichetta Epic nel marzo 1993. 

I brani di Vs non sono fatti per diventare delle hit, sono canzoni delicate, che il mondo dello show business manderebbe in frantumi.

Eddie Vedder

8 Ottobre 1993. Esce Vs, secondo album dei Pearl Jam, che nella prima settimana di vendite sfiora il milione di copie ed entra dritto al primo posto in classifica in America. 

Dietro le quinte c'è un nuovo produttore, Brendan O'Brian (già con Aerosmith, Stone Temple Pilots, Red Hot Chili Peppers e Black Crows) che cambia l'approccio in studio: i brani vengono suonati live, con il minor numero di take possibili e le sovraincisioni ridotte all'osso. Il risultato è evidente: Vs suona molto più crudo e vigoroso di Ten. La band ha deciso scientemente di ridurre i propri risultati commerciali: non saranno prodotti video musicali, le interviste promozionali saranno ridotte al minimo come pure le apparizioni televisive.  La stampa del tempo paragonò il tour che ne seguì  a quelli dei Led Zeppelin durante gli anni settanta nei  quali "la band ignorava la stampa per dare la propria musica direttamente ai fan". Il gruppo stabilisce anche un tetto massimo sul prezzo dei biglietti con lo scopo di evitare il bagarinaggio.

Il 6 dicembre 1994 esce Vitalogy, il capolavoro assoluto dei Pearl Jam. È la logica evoluzione di Vs, essendo identica la formula utilizzata per la sua produzione, e per certi versi chiude un'ideale trilogia grunge. 

È il disco più heavy dei Pearl Jam, ma lascia spazio anche perad alcuni momenti "sperimentali", come Pry, To e Bugs (in cui Vedder si cimenta con la fisarmonica). Hey Foxymophandlemama, That's Me è un brano di otto minuti formato da un delirante collage di voci e rumori, il momento più psichedelico della carriera dei Pearl Jam.

Il suicidio di Kurt Cobain lascia una chiara impronta sul disco e definisce un vero e proprio spartiacque non solo per la storia del rock anni 90 ma anche per la storia dei Pearl Jam, che dopo Vitalogy prenderanno sempre più le distanze da ciò che resta del movimento grunge, per ritagliarsi uno spazio autonomo all’interno della scena rock.

Nel 1995 i Pearl Jam registrano Mirror Ball insieme a Neil Young, con il quale hanno già suonato dal vivo svariate volte e che, secondo ammissione stessa della band, è sempre stato un punto di riferimento per il loro stile. Il disco esce ufficialmente a nome del solo canadese e il quintetto di Seattle viene citato fra i musicisti di accompagnamento all'interno del booklet, senza mai essere espressamente citato con il nome Pearl Jam.

Seguono anni di lavori standard (No Code, Yeld, Binaural, Riot Act) con alti e bassi da classifica. La formula è conservativa, di maniera, perfetta per rassicurare i fan storici e immettere nuovo carburante nel motore inesausto delle tournée mondiali del gruppo, dimensione nella quale i Pearl Jam riescono ancora a dare il meglio di sé concependo show sempre più intensi e lunghi, eventi leggendari che non di rado supereranno le tre ore di durata. 

Nel 2000 la tragedia del Roskilde Festival, in Danimarca (nove persone tra il pubblico muoiono schiacciate e soffocate dalla folla che si avvicinava al palco) mette a dura prova la band e arriverà addirittura a minarne l'unione. 

Nel 2006 esce Pearl Jam, un lavoro sanguigno, energico, vitale, a tratti feroce e abrasivo. La posta in gioco simbolica è il futuro dell’America “post 11 settembre”, la vittoria “dimezzata” in Iraq e le troppe scelte sbagliate fatte dal governo americano. Il gruppo si è ricompattato intorno a una visione più politica della musica, un impegno che continuerà indefesso di amministrazione presidenziale in amministrazione presidenziale. 

Nel frattempo Eddie Vedder registra un nuovo successo personale firmando la colonna sonora di Into The Wild, pluripremiato film diretto da Sean Penn, tratto dal bestseller omonimo di Jon Krakauer sulla fatale esperienza in Alaska compiuta da Christopher McCandless. La sua seconda uscita solista sarà nel 2011 con Ukulele Songs, una raccolta di brani per lo più originali, alcuni pienamente compiuti, altri veri e propri schizzi, caratterizzata da un'accentuata componente roots.

Nell'ottobre 2013 viene pubblicato il decimo album in studio dei Pearl Jam, Lightning Bolt, che non si discosta dalla altre produzioni recenti.

A fine 2017 il gruppo pubblica Let's Play Two, un documentario-concerto che unisce musica e passione per lo sport, affidato alla regia di Danny Clinch.

Nel marzo 2018 è uscito il nuovo singolo Can't Deny Me, una canzone di protesta che contiene più di un riferimento a Donald Trump. Eddie Vedder l'ha cantata durante la cerimonia degli Oscar dedicandola a Tom Petty, scomparso all'età di 66 anni.

Nel corso della loro carriera i Pearl Jam hanno venduto oltre 60 milioni di copie. Nell'aprile 2017 sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame.