L'eclettismo di Sollima e Axelrod per il Concerto di Carnevale
Solista per Bernstein il primo clarinetto dell'Orchestra Rai Enrico Maria Baroni
La curiosità e l’eclettismo di un violoncellista fuori dagli schemi per uno speciale appuntamento all’insegna dell’allegria e della contaminazione fra generi, divenuto ormai una tradizione. È Giovanni Sollima il protagonista del Concerto di Carnevale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in programma in serata unica fuori abbonamento venerdì 21 febbraio alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, con diretta su Radio3.
Artista poliedrico, capace di muoversi con disinvoltura fra linguaggi ed epoche differenti avvalendosi anche di strumenti antichi, orientali, elettrici e di sua invenzione, affianca all’attività di solista con grandi direttori e prestigiose orchestre quella di compositore fra i più eseguiti al mondo. Noto per aver realizzato nel 2012 il progetto “100 Cellos”, ensemble formato da un centinaio di violoncellisti con lo scopo di promuovere la musica come bene comune, e per aver suonato nel deserto del Sahara, sott’acqua e con un violoncello di ghiaccio, nel 2018 si è aggiudicato l’Anner Bijlsma Award alla Cello Biennale di Amsterdam.
Già presente poche settimane fa come compositore nella rassegna Rai NuovaMusica, con il suo Concerto per mandolino e orchestra affidato in prima assoluta ad Avi Avital, Sollima è adesso protagonista come interprete del Concerto per violoncello e orchestra di fiati, basso e batteria che il carismatico pianista e compositore Friedrich Gulda – di cui ricorre quest’anno il ventennale della scomparsa – scrisse nel 1980 per il virtuoso Heinrich Schiff. Lavoro fra i più ironici e arditi di Gulda, il Concerto sfida le convenzioni coniugando stili diversi, dal jazz al rock, dai linguaggi classici al canto popolare. Ad esso Sollima affianca l’Étude n. 11 per violoncello solo dai 12 Études op. 78 che Jacques Offenbach, campione del teatro leggero francese ma anche abile violoncellista, dedicò allo strumento nel 1855.
Il programma della serata include l’omaggio a Leonard Bernstein nel trentesimo anniversario della scomparsa con Prelude, Fugue and Riffs per clarinetto e jazz ensemble. Brano a metà fra stile barocco e grammatica jazzistica destinato in origine alla band di Woody Herman, fu eseguito per la prima volta da Benny Goodman nel 1955 durante una puntata (intitolata The World of Jazz) del programma tv americano condotto da Bernstein, Omnibus. A interpretarlo in veste di solista è Enrico Maria Baroni, primo clarinetto dell’OSN Rai dal 2000 e già protagonista dell’ultima esecuzione Rai nel 2012 sotto la direzione di William Eddins.
Sul podio dell’Orchestra Rai torna l’americano John Axelrod, Direttore principale e artistico della Real Orquesta Sinfónica de Sevilla dal 2014 e bacchetta di formazione bernsteiniana apprezzata in tutto il mondo per la sua versatilità. In chiusura di programma propone altre due pagine effervescenti del grande repertorio jazz: la Cuban Overture per orchestra di George Gershwin e la suite sinfonica Harlem di Duke Ellington nella versione orchestrata da Luther Henderson. La prima è un tributo alle melodie e ai vivaci ritmi caraibici da cui Gershwin fu folgorato durante una breve vacanza all’Avana nel 1932. La seconda, commissionata inizialmente da Arturo Toscanini nel 1950 ed eseguita dalla Symphony of the Air diretta da Don Gillis nel 1955, celebra le radici e la cultura degli afroamericani attraverso l’evocazione del noto quartiere newyorkese.
Le poltrone numerate da 15 a 10 euro (ridotto abbonati e Under 35) sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell’Auditorium Rai. Informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it