Giuseppe Agostini

Giuseppe Agostini

Addio ad un Maestro "immortale"

Giuseppe Agostini

All’età di novantatré anni, si è spento Giuseppe Agostini, figura nota e amata nel mondo musicale, in particolare in quelli del canto corale e dell’organo, quest’ultimo studiato con Fernando Germani, tra i più grandi organisti a livello internazionale.

Fu direttore del "Coro Vallicelliano" dell'Oratorio dei Filippini di Roma per il quale fu anche Maestro di Cappella alla Chiesa Nuova, del “Coro dell’Istituzione Universitaria dei Concerti” e del "Coro Aldo Manuzio" dell'Accademia Lepina di Supino. 

Per la RAI, Giuseppe Agostini fu direttore del Coro da Camera di Roma e, precedentemente, aveva inciso rari brani dei secenteschi Marco Marazzoli, Domenico Mazzocchi e Stefano Landi con il coro de "I Polifonici", da lui stesso fondato.

Come organista suonò in Italia e all'estero, incise dischi, collaborò con la Discoteca di Stato (ora Istituto per Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi), con l'Accademia di Santa Cecilia, e la Radio Vaticana. Fu trai fondatori della Commissione per la tutela degli organi classici e trai primi a eseguire in versione integrale musiche di Girolamo Frescobaldi, Giovanni Gabrieli, Bernardo Pasquini, Domenico Zipoli su organi classici romani. Progettò anche organi per prestigiose sedi romane, tra cui Santa Francesca Romana e la Basilica dei SS. Cosma e Damiano.

Giuseppe Agostini era anche titolare emerito della Cattedra di Organo Principale al Conservatorio "Licinio Refice" di Frosinone.

Il "Coro Franco Maria Saraceni” degli Universitari di Roma, del quale era stato direttore dal 1968 al 2010, e con il quale aveva fatto numerose tournée in tutta Europa e nelle Americhe, lo ha ricordato così:

Il maestro ha diretto il coro per oltre quarant’anni portando il coro ad alti livelli ed i suoi preziosi insegnamenti sono tutt'ora vivi tra i coristi. Quest'anno il coro aveva ripreso alcune sue opere per portarle in concerto e, il prima possibile, lo ricorderemo in un concerto. Caro maestro perpetuo del “Coro Franco Maria Saraceni” degli Universitari di Roma, ti vogliamo bene per la tua vitalità, forza, passione, intelligenza e sapienza. Per noi sarai sempre immortale