Jimi Hendrix

Il chitarrista del secolo

Dai trionfi di Monterey e Woodstock alla solitudine degli ultimi giorni. Jimi Hendrix moriva in una stanza del Samarkand Hotel di Londra il 18 settembre 1970, stroncato da una dose eccessiva di barbiturici. Svanivano con lui anche i sogni dell'età dell'Acquario, ma la sua rivoluzione elettrica sarebbe durata per sempre...

Dimenticate ciò che è successo ieri e domani, e oggi. Stasera creeremo un mondo completamente nuovo.

Innovatore del rock psichedelico, Jimi Hendrix ha completamente rivoluzionato l'approccio alla chitarra elettrica inventando un nuovo stile, vulcanico e sensuale, che rompe con la tradizione e apre nuove frontiere alla sperimentazione. Il musicista di Seattle combina distorsioni lancinanti, piene di dolore, ad una pura vena blues, creando di fatto una nuova forma musicale che si avvale di tutta la tecnologia legata allo strumento. Nei suoi brevi quattro anni di regno (dal '67 al '70, in cui produce 3 album fondamentali nella storia del rock: Are You Experienced?, Axis Bold As Love, Electric Ladyland) diventa un maestro nel creare suoni mai ascoltati prima, spesso con esperimenti di amplificazione che portano oltre il limite le capacità delle attrezzature impiegate. Con lui il feedback diventa un'arte e non più un fastidioso difetto;  la distorsione, spinta al massimo, è potenza e delicatezza allo stesso tempo. Il wah-wah (leggenda vuole che fosse Frank Zappa a istruire Hendrix sulle prospettive offerte da questo effetto di nuova produzione) si eleva a parte integrante della partitura.

Le sue esibizioni live si distinguono per la selvaggia energia del suo modo di suonare (con i denti, col gomito, con l'asta del microfono, dietro la schiena, contro l'amplificazione, mimando atti sessuali) e per il suo approccio al contempo urbano e rituale. Con Hendrix il gesto musicale assume una nuova, prorompente valenza liberatoria. Due concerti, in particolare, sono entrati nell'immaginario collettivo: il suo esordio al festival di Monterey del 1967 e la chiusura del festival di Woodstock del 1969. Durante il primo sollecitò la sua Fender Stratocaster in un modo fino ad allora inaudito. Poi, per sottolineare la sua spasmodica necessità di estrarre nuove sonorità dallo strumento, la sacrificò dandole fuoco con del liquido per accendini e la distrusse contro palco e amplificatori in una catarsi di feedback lancinanti.

Nella giornata conclusiva di Woodstock, davanti a circa 200mila spettatori esausti e storditi dopo tre giorni di kermesse ininterrotta, diede vita alla celeberrima trasfigurazione chitarristica dell'inno nazionale degli Stati Uniti d'America. Hendrix si accanì sul tema in maniera selvaggia, intervallandolo con feroci simulazioni sonore dei bombardamenti e dei mitragliamenti sui villaggi del Vietnam, sirene di contraerea e altri rumori di battaglia, il tutto avvalendosi della sua sola chitarra.



Jimi Hendrix nasce a Seattle il 27 novembre 1942 da  James Allen Hendrix e dalla  diciassettenne  Lucille Jeter. Per anni convive con la nonna (indiana Cherooke purosangue che lo porta ancora più vicino alle sue radici Indiane e ribelli), mentre padre e madre si arrangiano in mille lavori. A 12 anni riceve in regalo la sua prima chitarra elettrica, chiamata da lui affettuosamente "Al", un piccolo strumento con cui comincia le sue prime esperienze musicali da autodidatta.

La madre muore tre anni dopo e il giovane Jimi reagisce violentemente al lutto. Viene espulso da scuola e comincia a darsi al vagabondaggio, guadagnandosi da vivere con gruppi di rhythm and blues e di rock'n'roll. Arrestato nel 1961perché trovato alla guida di due auto rubate, si trova a dover scegliere tra un periodo di reclusione e l'arruolamento. Trascorrerà due anni successivi nei paracadutisti, poi a 21 anni inizierà una intensa attività da session-man diventando in breve tempo il chitarrista di Little Richard, Wilson Pickett, Tina Turner, King Curtis.

Nel 1965 si trasferisce a New York, al Greenwich Village, dove forma il suo primo complesso stabile, Jimmy James and The Blue Flames, ottenendo un contratto per esibirsi regolarmente. Con una situazione più sicura alle spalle ha modo di concentrarsi ancora di più nello studio della tecnica esecutiva, in cui arriva a vertici difficilmente avvicinabili - non tanto per la tecnica in sé, quanto per le capacità raggiunte nel trattamento del suono o della singola nota: in questo avvicinandosi, seppur intuitivamente, agli approdi della musica colta.

La fama del prodigioso chitarrista giunge alle orecchie dell'ex Animals Chas Chandler, manager in cerca di nuovi talenti. Chandler lo porta con sé a Londra, dove lo introduce nel colorato mondo del flower-power inglese, propiziando l'amicizia con Donovan. Gli procura anche una sezione ritmica: la nuova band di Jimi (formata dal batterista Mitch Mitchell e dal bassista Noel Redding) viene significativamente battezzata The Jimi Hendrix Experience e diventa in breve tempo l'argomento di conversazione principale a Londra.

Se Eric Clapton è fra il pubblico, potrebbe farmi il favore di salire sul palco e accordare questo aggeggio?

Le prorompenti performance del chitarrista lasciano allibiti anche strumentisti affermati come Eric Clapton e Jeff Beck. Gli Who si adoperano affinché Hendrix accetti una proposta dalla loro casa discografica di riferimento, la Track Records. Il primo singolo dell'Experience, Hey Joe rimane nelle classifiche inglesi del 1966 per dieci settimane. Sebbene sia una semplice cover, il brano è già un manifesto della poetica hendrixiana - a partire dal celeberrimo intro di chitarra sulla pentatonica di mi (anzi mi bemolle, visto che Hendrix suonava quasi sempre con la chitarra scordata di un semi tono, sia per poter adeguare le sue limitate capacità canore alle canzoni, sia per rendere la chitarra più maneggevole, soprattutto nell'esecuzione dei bending).

L'album di esordio Are You Experienced? (che esce nel maggio del 1967) è una compilation psichedelica zeppa di inni generazionali e conquista rapidamente l'Europa, complici un paio di tour nel corso dei quali l'entourage del chitarrista alimenta l'immagine di Hendrix personaggio mefistofelico, dedito alle più estreme esperienze di droga e sesso.  

Nonostante lo schiacciante successo della Hendrix Experience in Inghilterra, è solo quando questa, nel giugno del 1967, torna in America infiammando letteralmente la folla del Monterey International Pop Festival che diviene la band più popolare del mondo. Dopo aver dato fuoco alla sua chitarra e raccolto un'ovazione interminabile, Hendrix diventa la più potente icona rock del tempo.



Il secondo album Axis Bold As Love esce a dicembre del '67.  È disco più morbido, con tenere ballate come Little Wing, Bold As Love e Castles Made Of Sand, ma sempre attentissimo alla sperimentazione. Hendrix prosegue nella sua ricerca sonora inoltrandosi ulteriormente verso risultati innovativi: prova ardite variazioni sui due canali di uscita stereo, registra il disco con l'accordatura della chitarra diminuita di mezzo tono, espediente destinato a diventare lo standard nella sua produzione (l'approfondimento è nel video, ad opera di un commentatore molto speciale: Carlo Verdone).

Quando arriva il terzo album, il doppio Electric Ladyland (nel settembre del 1968), Hendrix è totalmente immerso nella vena psichedelica e hard-rock. Bellissima la cover del pezzo di Dylan All Along the Watchtower, potentissima la conclusiva Voodoo Child con tre assoli intervallati da battute deliranti ("Mi ergo accanto a una montagna e la abbatto con il taglio della mano"). Le liriche di Hendrix sono  sempre inquiete ed equivoche, piene di riferimenti alla morte, alla religione, alla magia e al soprannaturale.

La pazzia è come il paradiso. Quando arrivi al punto in cui non te ne frega più niente di quello che gli altri possono dire, sei vicino al cielo.

Comincia il declino fisico, morale e artistico di Hendrix. Già durante il '68 le richieste pressanti di concerti e registrazioni in studio snervano notevolmente la fibra degli Experience. Lo stesso chitarrista sembra più dedito agli atteggiamenti provocatori che alla musica. In Svezia devasta una camera d'albergo e finisce in manette. L'anno dopo si separa da Chandler, suo storico produttore, e viene arrestato altre due volte per possesso di droga. L'anno successivo il gruppo si scioglie, forse anche sotto le pressioni del movimento nero delle Black Panther a cui Hendrix aveva aderito, che disdegnava la sua appartenenza a un trio composto da bianchi. 

Ad agosto Hendrix trionfa a Woodstock con la celeberrima, infiammata esibizione in cui stravolge l'inno americano, poi inizia una nuova collaborazione col bassista Billy Cox e il batterista Buddy Miles. La registrazione del concerto sostenuto a capodanno del 1969 al Fillmore East di New York dalla Band of Gypsys (così ha ribattezzato la nuova formazione) confluisce nell'album omonimo, l'ultimo pubblicato con lui ancora in vita.

In un rapido cambio di formazione, Buddy Miles viene sostituito dallo storico batterista Mitch Mitchell in una nuova versione della Jimi Hendrix Experience. Nell'agosto del '70 si concludono i lavori di approntamento degli studi di registrazione fortemente voluti da Hendrix sin dal 1968: gli Electric Lady Studios. Progettati dall'architetto e tecnico del suono John Storyk secondo le avveniristiche richieste del musicista, rimarranno un progetto all'avanguardia dai costi stellari. In studio la rinnovata Experience registra molte tracce per un nuovo LP, provvisoriamente intitolato First Rays Of The New Rising Sun e pubblicato solo parzialmente nel 1971 con il titolo di Cry of Love.  Le registrazioni resteranno in circolazione in tale forma provvisoria fino al 1997, quando tutte le tracce verranno ordinate e ripubblicate integralmente col loro titolo originario.

Il 30 agosto Hendrix si esibìsce in una crepuscolare performance allo storico Festival dell'Isola di Wight: i nastri integrali dell’esibizione sarebbero stati diffusi ufficialmente soltanto trent’anni dopo. Il 6 settembre al Festival di Fehmarn in Germania Hendrix venne accolto da una selva di fischi e contestazioni da parte del pubblico a causa del ritardo con cui sale sul palco. Sarà la sua ultima esibizione.

La mattina del 18 settembre viene trovato morto nell'appartamento che aveva affittato al Samarkand Hotel di Londra, soffocato da un improvviso conato di vomito causato da un cocktail di alcool e tranquillanti.



La morte di Hendrix, seguita 16 giorni dopo da quella di Janis Joplin e nove mesi dopo da quella di Jim Morrison, chiude un'era: quella dei raduni oceanici, della contestazione in musica, della psichedelia senza confini, della musica come utopia estrema. Finisce l'era dell'Acquario e sorgono i più duri anni 70. 

L'eco della chitarra distorta di Hendrix tuttavia continua a risuonare nella storia del rock.

Nel videoJimi Hendrix, Electric Church. Il 4 luglio 1970 il più venerato chitarrista della storia sale sul palco dell'Atlanta Pop Festival davanti a una folla di 300,000 spettatori e dimostra di essere il più grande.