Mr Morton & Mr Lomax

Due personaggi che non avrebbero mai dovuto incontrarsi

A distanza di oltre settant’anni dalla sua prima apparizione negli U.S.A, e frutto di un incontro tanto fortunato quanto improbabile tra due personalità diversissime, il libro di Alan Lomax, Mister Jelly Roll. Vita, fortune e disavventure di Jelly Roll Morton, creolo di New Orleans, «Inventore del Jazz» è ormai un classico della storia della musica afroamericana e dell’etnomusicologia. In Italia, l’editore Quodlibet lo ha proposto per la prima volta in una lingua che non fosse quella inglese, affidandone la cura a Claudio Sessa e l’introduzione a Stefano Zenni, storico del jazz, che ne parla nella videointervista qui proposta.

Il percorso di Jelly Roll Morton è stato quello di un pianista intrattenitore, uno dei più grandi compositori e creatori del primo jazz. […] Poi, Morton è stato travolto dalla grande depressione del 1929, la sua musica è passata di moda, lui stesso, che non aveva le capacità, anche imprenditoriali, per stare a galla in un momento così difficile, è stato messo letteralmente ai margini ed è finito nell’anonimato di un piccolissimo club di Washington nel quale lavorava. Ed è qui che l’ha trovato Alan Lomax
Stefano Zenni

Impegnato, oltreché musicalmente, anche in innumerevoli altre attività «professionali» (non tutte rispettabili), frequentatore dei bassifondi di New Orleans e di quasi ogni altra città americana, Jelly Roll Morton si vantava di essere l’«inventore del Jazz». L’incontro con Alan Lomax avviene nel 1938. Lomax ha appena ventitré anni, ma, già da qualche tempo, accompagna il padre, John Avery, pioniere dell’etnomusicologia, attraverso l’America profonda per studiarne il folklore musicale.

Lomax non conosce Morton e non ama il jazz, che identifica, erroneamente, con le grandi orchestre swing bianche e nere sulle cui note, in quell’epoca, ballano milioni di persone. Non appena il «vecchio» jazzista inizia a raccontare la propria vita, però, davanti al giovane ricercatore si aprono nuovi mondi: quello delle origini della musica afroamericana e quello del popolo e delle classi sociali in cui era stata in incubazione.

Dalle registrazioni delle lunghe conversazioni tra Morton e Lomax nascerà, dodici anni dopo, un libro del tutto particolare, che è, nello stesso tempo, un documento storico e un racconto avvincente, impreziosito dalle invitanti illustrazioni di David Stone Martin.

La musica di Jelly Roll Morton ha avuto uno strano destino. Morton è stato un precursore di tutte le innovazioni del jazz delle origini e queste innovazioni sono venute alla luce quando Morton non era più un ragazzo. […] La musica di Morton arriva con grande potenza sulla scena statunitense degli anni Venti, in particolare tra il 1924 e il 1928-29, e ispira una generazione di artisti. È una musica curiosa, che, da un lato, si rivolge al passato, al jazz di New Orleans, delle origini; dall’altro, contiene i germi di tutto quello che verrà dopo
Stefano Zenni


Stefano Zenni è uno dei più noti musicologi in ambito afroamericano. È titolare della cattedra di “Storia del jazz” presso il Conservatorio di Bologna. È stato direttore di numerose manifestazioni e autore di altrettanti libri dedicati al jazz, oltreché collaboratore di importanti testate musicali e di Rai Radio3.

Alan Lomax, Mister Jelly Roll. Vita, fortune e disavventure di Jelly Roll Morton, creolo di New Orleans, «Inventore del Jazz»
Editore: Quodlibet, Macerata
Anno di edizione: 2019
Pagine: 368, illustrato, brossura