Emilia Fadini, l'artista che sussurrava al clavicembalo

La scomparsa della grande musicista

Straordinaria clavicembalista, musicologa e didatta di fama mondiale, Emilia Fadini ci ha lasciato il 16 marzo 2021. Fu tra i pionieri, dalla fine degli anni Settanta del Novecento, dello studio e dell'esecuzione storicamente informata della musica antica in Italia, ossia di quell’approccio all'esecuzione stessa che mira ad essere fedele all'orientamento, al modo, allo stile e agli strumenti dell'era musicale in cui un'opera è stata originariamente concepita.

Emilia Fadini era nata a Barcellona nel 1930, ma a causa della Guerra Civile spagnola era tornata in Italia con la famiglia. Si diplomò in pianoforte e in clavicembalo al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, del quale, in seguito, diventerà docente. Ha insegnato anche ai Conservatori di Bolzano e di Verona. Nel 1991, istituì corsi di musica antica (clavicembalo, fortepiano e clavicordo) presso la Scuola Musicale di Milano, formando generazioni di clavicembalisti assurti alla fama internazionale. Nel clima di forte impegno sociale della Milano di fine anni Settanta, partecipò alla fondazione dei "Corsi Popolari Serali di Musica" (CPSM).

A lei si deve la nuova edizione delle Sonate di Domenico Scarlatti in dieci volumi, nonché la direzione artistica della registrazione integrale delle stesse. Fondamentali anche le sue pubblicazioni come Il clavicembalo (EDT, 1984), e L’accentuazione in musica: metrica classica e norme sette-ottocentesche (Rugginenti, 2009).

Festina lente - «affrettati lentamente». Ovvero: cerca di unire la ferma risolutezza ad una calma profonda. Questo, in breve, sembra essere stato il «sogno» di Emilia Fadini - l'idea, insomma, di un'operosa quiete. […] la figura di una concertista, didatta e saggista che ha lasciato una forte impronta nel campo dello studio della musica antica, grazie anche alla sua inesausta capacità di oltrepassare le apparenze e affinare sempre più lo spirito critico
Marco Moiraghi (a cura di), «Cedere il passo al sogno». L'esperienza musicale di Emilia Fadini, LMI, 2020


Emilia Fadini si distinse anche per gli studi sulla notazione mensurale, cioè la notazione musicale usata dalla fine del XIII secolo a quella del XVII.

Nel 2006, è stata la principale consulente per la realizzazione di Un gioco ardito, il lungometraggio su Domenico Scarlatti di Francesco Leprino

Emilia Fadini è stata membro di giurie in concorsi clavicembalistici internazionali (Nantes, 1984; Parigi, 1987 tra i numerosi altri).

Nel video:
Emilia Fadini esegue al clavicembalo la Sonata in mi maggiore K 215 di Domenica Scarlatti.
Estratto dal programma di Enzo Restagno, Piccola storia della musica. Titolo della puntata: Il settecento strumentale: le tastiere (1984).