Menotti o l'arte del raccontare
Intervista a Elvio Giudici
In quest’intervista, Elvio Giudici, storico del teatro musicale, prende in esame le opere di Gian Carlo Menotti, definendole caratterizzate da un’apprezzabile vivacità e varietà delle tematiche e modellate da una parimenti eterogeneità di linguaggi, tutti orientati, però, al solo, unico, ben ravvisabile scopo di raccontare qualcosa senza curarsi, necessariamente, del messaggio.Certo che è nato vicino Varese. Ma è molto più americano, Menotti, di molti compositori statunitensi a lui coevi. Comunque, è un italiano che adopera la musica italiana come potrebbe farlo un (colto) americano: ricavandone certe costanti lessicali al fine di organizzare un teatro dalle caratteristiche tipicamente anglosassoni in generale e americane in particolare.
Elvio Giudici
Anche la fortuna critica delle opere di Menotti fu «geograficamente» divisa a metà: assai favorevole quella d’oltreoceano; davvero ingenerosa, per non dire ostile, quella nostrana.
[…] il suo essere totalmente fuori dal coro dell’italica intellighenzia del dopoguerra: che subitissimo lo elesse a bersaglio privilegiato di strali critici (se di critica vera e propria si poteva poi parlare, e non d’insulti belli e buoni) la cui accidiosa velenosità ha pochi se non punti riscontri sia con analoghi destinatari sia soprattutto con la realtà musicale
Elvio Giudici
Di formazione scientifica (laurea in Scienze Biologiche), Elvio Giudici alterna la propria attività di ricerca in quell’ambito a quella in campo musicale, sia scrivendo saggi, sia collaborando con prestigiose testate del settore. Tra i suoi lavori, L'opera in CD e video (2007), Il Teatro di Verdi in scena e in DVD (2012), e quattro monumentali volumi dedicati alla storia del teatro musicale dal XVII al XX secolo (2016-2019).
Elvio Giudici, L’Opera. Storia, teatro, regia. Il Novecento e la musica americana
Editore: il Saggiatore, Milano
Anno di edizione: 2019
Pagine: 1561, brossura