Jonas & Lander: esplorare i confini

Intervista ai due coreografi-danzatori portoghesi

Tra le componenti determinanti dei loro lavori c’è l’approccio al pubblico, che viene invitato a partecipare allo spettacolo. Un approccio che ricorda, in qualche misura, quello di Antonin Artaud, che voleva, così, liberare l’inconscio dello spettatore e dell’attore, suscitando una vera e propria rivoluzione interiore.

Jonas & Lander, coreografi e danzatori, presentano a Spoleto, nell’inusuale cornice della piccola chiesa di Sant’Agata, Coin Operated, una performance intrisa di “cultura pop”, estremamente originale, nella quale confluiscono danza, teatro, installazioni animate.

Penso che possiamo fare pezzi in molti luoghi diversi ed è bene avere diverse sedi per esplorare diversi confini
Jonas & Lander

Nell’intervista rilasciata a Rai Cultura, i due performer si soffermano sulla propria formazione e sull’uso simultaneo di musica, testo, voce, luci, animazioni, droni e corpo, naturalmente.

Vediamo il performer come una piovra che può ballare, e le gambe stanno facendo una cosa, il resto un’altra cosa, così questa pluralità nelle proposte per noi è stimolante
Jonas & Lander

La chiave di lettura di questo spettacolo? Essere disponibile a osservare ciò che vedrai.