Il Macbeth di Shakespeare
Recital Vittorio Gassman
Riproponiamo qui lo stralcio tratto dal Macbeth
Così l'attore prima del suo monologo commenta: "Con quest'opera, secondo la maggior parte della critica, Shakespeare compie il suo più alto sforzo tragico, raggiungendo l'apice della sua arte. Se in Amleto il drammaturgo descrive un uomo incapace d'azione e desideroso di raziocinio e certezza e quindi fatalmente ritardatore della propria azione, in Macbeth egli descrive un uomo e una psicologia praticamete antitetici: un uomo ottenebrato, pigro, almeno nella mente, quanto rapido nell'azione, nel braccio, ostile al raziocinio al punto da potersi illudere di uccidere anche lo spirito. Nel suo caso la colpa, la paura, il rimorso per accelerare la sua azione. Quindi destinato fatalmente alla catastrofe, attraverso una furia devastatrice".
La tragedia viene scritta e rappresenta dal drammaturgo inglese probabilmente nel 1606, mentre il testo poi giunto a noi viene dato alle stampe solo diciassette anni dopo, nel 1623, dopo la morte di Shakespeare. Numerose sono le rielaborazioni teatrali e le trasposizioni in musica, ma senza dubbio la più grande opera scritta sulla base del testo originale rimane quella di Giuseppe Verdi, nel 1847.