Sanremo: storia e nostalgia

Canzoni e cronache del nostro tempo

Autore del libro Giuro che non avrò più fame. L'Italia della Ricostruzione, il giornalista Aldo Cazzullo racconta a Sveva Sagramola la nostra storia attraverso le canzoni di Sanremo. 

Mi sono fatto raccontare da chi c’era. All’inizio Sanremo si ascoltava alla radio, tenuta in alto su una credenza al di fuori dalla portata dei bambini. È il trionfo di Nilla  Pizzi, che vince la prima edizione con “Grazie dei fiori” e che nella seconda arriva addirittura prima, seconda e terza, perché all’epoca gareggiavano le canzoni e non gli intrepreti. 

Negli anni 60 Il festival incontra quella voglia di vivere e di fare che, dal dopoguerra in poi, esplode nel boom economico. Dice ancora Cazzullo:

Nei travagliati anni 70 perde fascino fino a trovare un suo riscatto durante gli anni 80, anni di eccessi e di spensieratezza in cui personaggi come Vasco Rossi cominciano a intuire il disagio del riflusso.

Di rottura l’edizione del 1999 condotta da Fabio Fazio, che si fa affiancare dal premio Nobel Renato Dulbecco e riceve sul palco Michail Gorbačëv. IL resto è una rincorsa alla modernità dei social