Il "Premio Paganini" si rinnova
Il rilancio del prestigioso Concorso Internazionale di Violino
Quando il padre lo portò dal Maestro Alessandro Rolla, questi lo giudicò violinista al quale aveva ben poco da suggerire, se non di perfezionarsi nella composizione. Nasce così, a partire dal suo talento precoce, la fama di virtuoso leggendario di Niccolò Paganini (Genova, 1782 – Nizza, 1840), padre della moderna tecnica violinistica
E nasce nel suo nome, nel 1954, il Concorso Internazionale di Violino "Premio Paganini”, con l’obiettivo di creare una manifestazione di portata internazionale, che portasse prestigio alla città di Genova e che fosse un luogo di scoperta di nuovi e giovani talenti.
Il “Paganini” si è rapidamente affermato come uno dei più importanti concorsi violinistici del mondo, il cui “Premio” è stato assegnato, nel corso della sua storia, ad artisti come Salvatore Accardo, Giovanni Angeleri, Ilya Gringolts, Ilya Grubert, Leonidas Kavakos, Gidon Kremer, György Pauk, Gérard Poulet, Massimo Quarta, Sayaka Shoji.
Nel 2021, il premio è stato conferito al giovanissimo Giuseppe Gibboni, che ha lo ha riportato in Italia dopo ventiquattro anni.
Oggi, il Concorso Internazionale di Violino "Premio Paganini” si rinnova, pur nella tradizione. La sua presidenza è stata affidata a Giovanni Panebianco, già segretario generale del Ministero della Cultura.
Il “Premio Paganini” passerà da una cadenza triennale a una biennale, e nell'anno di pausa saranno organizzati eventi a tema in Italia e all'estero. Inoltre, saranno promossi premi, ricerche, pubblicazioni anche video o a fumetti dedicati alla figura del Maestro, nonché borse di studio per giovani musicisti. E per la comunicazione, oltre alla più ampia internazionalizzazione, una maggiore visibilità televisiva e un utilizzo intensivo dei social.
E nasce nel suo nome, nel 1954, il Concorso Internazionale di Violino "Premio Paganini”, con l’obiettivo di creare una manifestazione di portata internazionale, che portasse prestigio alla città di Genova e che fosse un luogo di scoperta di nuovi e giovani talenti.
Il “Paganini” si è rapidamente affermato come uno dei più importanti concorsi violinistici del mondo, il cui “Premio” è stato assegnato, nel corso della sua storia, ad artisti come Salvatore Accardo, Giovanni Angeleri, Ilya Gringolts, Ilya Grubert, Leonidas Kavakos, Gidon Kremer, György Pauk, Gérard Poulet, Massimo Quarta, Sayaka Shoji.
Nel 2021, il premio è stato conferito al giovanissimo Giuseppe Gibboni, che ha lo ha riportato in Italia dopo ventiquattro anni.
Oggi, il Concorso Internazionale di Violino "Premio Paganini” si rinnova, pur nella tradizione. La sua presidenza è stata affidata a Giovanni Panebianco, già segretario generale del Ministero della Cultura.
La nuova strategia è stata presentata il 22 febbraio 2022 nel salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi anche alla presenza degli Amministratori locali e regionali e dei vertici del Teatro Carlo Felice e del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova.L’idea del rilancio è ispirata al principio del rinnovare conservando. Da un lato, mantenere integro il primato dell’eccellenza artistica tipica del Premio, e dall’altro innovare modalità e strumenti per coinvolgere un pubblico più ampio e in particolare giovanile, e promuovere a livello internazionale l’immagine di Genova, lavorando fianco a fianco con le eccellenze del territorio
Giovanni Panebianco
Il “Premio Paganini” passerà da una cadenza triennale a una biennale, e nell'anno di pausa saranno organizzati eventi a tema in Italia e all'estero. Inoltre, saranno promossi premi, ricerche, pubblicazioni anche video o a fumetti dedicati alla figura del Maestro, nonché borse di studio per giovani musicisti. E per la comunicazione, oltre alla più ampia internazionalizzazione, una maggiore visibilità televisiva e un utilizzo intensivo dei social.
La vittoria di un giovane musicista appena ventenne, Giuseppe Gibboni, all'ultima edizione del premio è un impulso in più per rivolgersi più direttamente a un pubblico più giovane. Sicuramente, c'è oggi un'esigenza di rinnovare modalità e linguaggi per promuovere il premio e per farlo in sinergia con la città di Genova
Giovanni Panebianco