Tutti i mondi di César Franck

Intervista a Rosa Giglio

Per celebrare il bicentenario della nascita di César Franck (1822-1890), il Palazzetto Bru Zane si associa all’Orchestre Philharmonique Royal di Liegi per un ciclo di concerti e di conferenze a lui dedicati.

In questa intervista, Rosa Giglio, coordinatrice artistica di Palazzetto Bru Zane, racconta la figura del compositore e organista, l’ambiente in cui lavorò, l’approccio didattico con allievi e allieve. La classe di Franck accolse un numero incredibile di giovani compositori. A parte figure atipiche per l’epoca, come le compositrici Mel Bonis e Augusta Holmès, l’universo franckiano si materializzò per mezzo di una costellazione di discepoli convinti e adoranti: tra questi, d’Indy, Ropartz, Vierne, Chausson, Tournemire.

Di César Franck, un tenace malinteso ci consegna il ritratto di un organista austero, diviso tra devozione mistica e un interesse rivolto esclusivamente a una difficile musica strumentale. Quest’immagine oleografica fu coltivata anche dai suoi allievi più fedeli, che ne esaltarono l’onestà, la moralità, il disinteresse per le mode, ma anche l’intellettualità dei metodi di composizione, per consacrare una corrente della musica francese in grado di contrapporsi all’estetica wagneriana e a quella di Debussy

César Franck nacque a Liegi nel 1822 e, a partire dal 1831, ricevette la prima formazione musicale al Conservatorio della città natale. Quattro anni dopo, si stabilì a Parigi, dove proseguì gli studi e, in seguito, occupò vari posti d’insegnante e di organista. Pedagogo stimato, nominato professore d’organo al Conservatorio nel 1871, fu tra i membri fondatori della Société Nationale de Musique, di cui assunse la presidenza nel 1866. 

Franck continuerà per tutta la vita a pubblicare pezzi per organo, alcuni dei quali costituiscono la sua eredità più d’avanguardia.

La musica di Franck si distingue anzitutto per l’immediatezza di formule armoniche basate su dissonanze, che danno colore alle tensioni tipiche dell’ultimo romanticismo.

Rosa Giglio lavora al Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française sin dalla sua creazione nel 2009, per il quale riveste ora il ruolo di coordinatrice artistica. Parte integrante del comitato artistico della fondazione, è al cuore di ogni progetto e produzione musicale. Si occupa, in particolare, della programmazione artistica della stagione veneziana (concerti, conferenze e laboratori con le famiglie) ed è all’origine del progetto pedagogico per scuole, Romantici in erba.
Ha studiato Lettere Moderne, con indirizzo musica e spettacolo a Firenze e ha conseguito un master in management per lo spettacolo organizzato da SDA Bocconi e Accademia Teatro alla Scala.


Il programma del Festival

Per le foto di Tassis Christoyannis e Jeff Cohen e degli interni di Palazzetto Bru Zane: © Matteo De Fina